venerdì 23 dicembre 2011

Shingeki No Kyojin

Disegni, trama e sceneggiatura: Isayama Hajime
Status: 6 volumi (in corso)
Editore (in patria): Kodansha

Il giovane Hajime Isayama debutta nel mondo del fumetto con questa sua prima opera "Shingeki No Kyojin" (italianizzato da Planet Manga in "L'Attacco Dei Giganti") serializzata su Kodansha a partire dal 2009. Il manga, nonostante consti di soli 6 volumi all'attivo, ha avuto un seguito considerevole in Giappone (e non solo) tanto da produrre una sua trasposizione in film live action, quest'ultimo previsto per il 2013.

Punto focale della trama è la sopravvivenza del genere umano, spinto ormai sull'orlo dell'estinzione dai "titani", mostruosi esseri di grandi dimensioni (variano tra 3 e 16 metri circa di altezza) il cui unico apparente desiderio è quello di massacrare e mangiare vivi gli esseri umani. Questi ultimi, per far fronte alla suddetta minaccia, si sono barricati in città protette da mastodontici muri (alti più di 50 metri) che per 200 anni ne hanno garantito la sicurezza; proprio al punto di partenza della narrazione però, un colossale titano alto ancor più delle cinta murarie compare nelle vicinanze della città, abbattendone il portale con un calcio e permettendo agli altri suoi simili di entrare e abbandonarsi al più efferato massacro; davanti ad un simile pericolo, l'umanità è costretta a retrocedere in un più interno distretto della città (circondato anch'esso da protezioni analoghe a quelle appena abbattute), non senza un enorme numero di perdite tra soldati e civili. Il protagonista, Eren, proprio in seguito a questa esperienza deciderà di arruolarsi nelle forze armate, affiancato dalla sorella adottiva Mikasa (dotata di una prodigiosa propensione al combattimento) e dall'amico d'infanzia Armin (debole fisicamente ma dalle spiccate capacità riflessive ed intuitive), con l'unico scopo di cancellare la razza dei titani dalla faccia della terra.
Nonostante la premessa non sia delle più originali, lo svilupparsi spesso imprevedibile della trama rende quest'ultima estremamente apprezzabile e mostra il talento del novello mangaka, capace di trovare soluzioni e sbocchi interessanti e per nulla scontati.

L'ambientazione è tra gli aspetti più peculiari di questo manga; ci troviamo infatti in un'epoca non specificata (probabilmente nel futuro, in una sorta di configurazione post-apocalittica dovuta alla rischiata estinzione del genere umano a causa dei titani) caratterizzata da uno stile architettonico che rimanda per certi versi a quello presente in Europa durante il periodo medioevale (città fortificate circondate da alte mura) e da una struttura sociale gerarchica simile per l'appunto a quella del medioevo (fatta eccezione per il re, che è qui sostituito dal comandante supremo delle forze armate) con la presenza di diverse caste sociali, segnate da profonde diversità in fatto di diritti ed agevolazioni.
Isayama accosta questo tipo di ambientazione ad un livello di progresso tecnologico altrettanto peculiare; mentre gli armamenti di maggiori dimensioni sono costituiti da cannoni (a polvere) simili a quelli utilizzati nel periodo napoleonico, l'armamento in dotazione dei singoli soldati (il "three dimensional manuever equipment", meticolosamente illustrato e descritto dall'autore; progettato apposta per il confronto con nemici di elevate dimensioni) è messo in funzione da un meccanismo a benzina. La scelta produce nel complesso un ambiente scenico interessante, basato per l'appunto sul contrasto tra l'insieme di abiti, costumi, elementi architettonici e paesaggici ed uno stadio tecnologico relativamente avanzato.

I personaggi sono uno dei lati negativi della produzione, nonostante infatti l'autore si sforzi di conferire loro una qual certa profondità rimangono in fin dei conti abbastanza piatti e soprattutto prevedibili; alcuni di essi, tuttavia, fanno eccezione e spiccano per carisma e personalità (pur rimanendo ad un livello di caratterizzazione non altissimo).

I disegni sono l'aspetto più enigmatico dell'opera; i titani, specialmente in determinati casi, sono ottimamente rappresentati: un elevato livello di dettaglio ed una tecnica grafica interessante, caratterizzata da un tratto grezzo e dalla quasi totale assenza di retini (Isayama ne fa uso quasi esclusivamente per gli sfondi). Il character design (per quanto riguarda gli umani) è invece decisamente su bassi livelli, complici la scarsa cura per i dettagli in corpi e volti e la conseguente eccessiva somiglianza tra alcuni dei personaggi, principali e non. Lo stile, descritto in precedenza, è in fin dei conti interessante (certo è che il lettore dovrà farvi l'abitudine per poter apprezzare a pieno il fumetto); diverso dalla media degli shonen manga e particolarmente adatto nella sua crudezza a illustrare vicende violente e disperate quali sono quelle narrate in Shingeki No Kyojin.

In definitiva un titolo interessante, uno shonen che si distacca dalle correnti più mainstream della produzione fumettistica giapponese del suddetto genere e si presenta come qualcosa di diverso, anche se non innovativo; arrivato al sesto volume è in costante miglioramento, ha quindi le potenzialità per diventare una produzione di buon livello, sperando di evitare cali di qualità o espedienti poco credibili escogitati dall'autore per tirare avanti la trama fino all'inverosimile (visto il successo che il manga sta riscuotendo).
Arriverà in Italia grazie a Planet Manga a partire da Marzo 2012, con ritmo di pubblicazione probabilmente bimestrale.

trama: 8
disegno: 6.5
personaggi: 6.5
sceneggiatura: 6/7

complessivo: 7/8 (trattasi di giudizio provvisorio, essendo l'opera ancora in corso)







special thanks to: Hajime Isayama; Kodansha; Alessio Cazzola; CO2; Kenji Harima; Adbarg; Fresh

lunedì 7 novembre 2011

TORADORA!

Parlando di "Toradora!" si parla innanzitutto di una serie giapponese di light novel ideata da Yuyuko Takemiya (con illustrazioni di Yasu) composta e conclusa in 10 volumi pubblicati da ASCII Media Works. Dalla sopracitata light novel è stato tratto un anime (concluso in 25 episodi) e un manga attualmente in corso di pubblicazione, al quarto volume. In Italia i diritti dell'anime sono stati acquistati dalla Dynit, che lo ha pubblicato in 4 DVD, mentre il manga è stato annunciato da J-Pop verso il Giugno 2011; la pubblicazione dei primi 2 volumi è prevista proprio per Novembre dell'anno corrente.
La light novel purtroppo non è per ora reperibile in Italia; se ad ogni modo la J-Pop si comportasse nello stesso modo di quanto ha fatto per le light novel di "Welcome To The N.H.K." e "La Malinconia Di Haruhi Suzumiya" (di cui aveva in precedenza acquistato i diritti sul manga) potrebbe esserci la speranza di vedere anche questa serie di romanzi pubblicata qui in Italia.
Non avendo a disposizione la light novel, il sottoscritto si è dedicato prima di tutto alla visione dell'anime (essendo esso già concluso, a differenza del manga).

La trama è incentrata sulle vicende sentimentali e scolastiche dei due protagonisti, Takasu Ryuuji (il quale temuto per il suo sguardo spaventoso e reputato un feroce delinquente, nasconde in realtà dietro la sua timidezza grande gentilezza ed altruismo) ed Aisaka Taiga (l'antitesi di Ryuuji, di bassa statura, fortemente emotiva ed altrettanto violenta, tanto da essersi guadagnata il soprannome di "mini tigre" dai compagni di scuola). A causa di un avvenimento fortuito i due scoprono i sentimenti ciascuno per il migliore amico/a dell'altro: a Ryuuji piace Kushieda Minori, migliore amica di Taiga mentre quest'ultima è innamorata di Kitamura Yuusaku, migliore amico proprio di Ryuuji. Venuti a conoscenza di questa verità, i due decidono di aiutarsi l'un l'altro per conseguire i propri scopi.

A seguito di quanto detto "Toradora!" potrebbe a grandi linee rientrare in quella categoria piena di modelli e cliché che è la commedia romantica shonen ad ambientazione scolastica; la sua grandezza tuttavia sta proprio nell'evitare gli stereotipi, presentando allo spettatore situazioni imprevedibili a volte assurde che trovano un ottimo bilanciamento con l'inserimento di situazioni e riflessioni verosimili (che trovano spesso un riscontro nella vita reale).
Questa compresenza di assurdità e quotidianità, dotate entrambe di una buona dose di comicità (anche qui ottimamente bilanciata con i sentimentalismi) ed il cast dei personaggi sono di sicuro i punti di forza di questo anime.
Particolarmente efficace è il duo protagonista Takasu Ryuuji - Aisaka Taiga: il loro rapporto ed il modo in cui esso si sviluppa e si articola lungo l'evolversi della trama è di sicuro l'aspetto più interessante, nonchè punto centrale e fulcro dell'intera vicenda. I due sembrano esattamente l'uno l'opposto dell'altro ed è proprio qui che la perizia dell'autore si manifesta, nel costruire progressivamente un rapporto di interdipendenza tra i due.
Anche i co-protagonisti risultano piacevoli ma tuttavia meno interessanti e poco verosimili; nota negativa di tutto l'anime è infatti la poca credibilità di alcuni personaggi, troppo estremizzati nei loro atteggiamenti e nel loro carattere (primi tra tutti Taiga e Minori).
Se da un lato questo aspetto potrebbe apparire come un difetto, sotto un altro punto di vista esso risulterebbe invece il punto di forza della serie; è infatti sulla stravaganza e sugli eccessi emotivi dei protagonisti che si basa la loro comicità e quella dell'anime in generale.

Le animazioni possono risultare piacevoli, anche se non di alto livello (tenendo comunque in considerazione che si tratti di una serie del 2008), il giudizio sui disegni è invece totalmente soggettivo come in ogni circostanza; certo durante la visione non troverete immagini che brillino per tecnica realizzativa o per realismo, ma punto a favore dei disegni è definire con efficacia la personalità e le emozioni dei personaggi.
Nota positiva è inoltre la colonna sonora, che sebbene non presenti pezzi apprezzabili per la propria bellezza o complessità musicale in un contesto estraneo all'anime, è ben giocata ed accostata efficacemente ai vari momenti che si incontrano con il procedere della narrazione.

La serie di per sè ha ottime potenzialità e momenti forti, ma non convince appieno: in alcuni casi le situazioni appaiono eccessive o mal gestite. Senza tuttavia cadere in evidenti forzature, l'impressione che lascia la visione di questo anime è che esso non sfrutti nel miglior modo le proprie (ripeto ottime) premesse.
In conclusione quindi "Toradora" è, nella sua perfettibilità, un buon prodotto, capace di intrattenere, divertire e soprattuto emozionare; consigliato a tutti coloro i quali fossero alla ricerca di una commedia scolastica originale e fuori dagli schemi.

Trama: 8
Sonoro: 7
Personaggi: 7.5
Disegno: 6.5
Complessivo: [7.5]



Special thanks to: Yuyuko Takemiya, Adbarg, Kenji Harima, Alessio Cazzola

giovedì 3 novembre 2011

ANNUNCI LUCCA COMICS 2011

Quest'anno al Lucca Comics and Games gli annunci da parte delle case editrici italiane sono stati molti e decisamente interessanti:

Planet Manga:
  • Sora No Otoshimono MENSILE da Gennaio 2012
  • Namida Usagi - Quando l'amore ti siede accanto BIMESTRALE da Gennaio 2012
  • La nuova serie di Angel Heart a CADENZA IRREGOLARE da Febbraio 2012
  • Kaitai Shinsho zero BIMESTRALE da Febbraio 2012
  • Garouden (Taniguchi Collection) volume unico a Febbraio 2012
  • Sket Dance MENSILE da Marzo 2012
  • Shingeki no kyojin – l’Attacco dei Giganti BIMESTRALE da Marzo 2012
  • Puella Magi Madoka Magica (in 3 volumi) BIMESTRALE da Aprile 2012
  • Shoki no Urasawa – Naoki Urasawa early works volume unico a Aprile 2012
  • Pandora Hearts MENSILE da Aprile 2012
  • Blood Lad BIMESTRALE da Maggio 2012
  • Another Monster (romanzo spin-off della celeberrima opera di Naoki Urasawa!!)
ecco il link con i rimanenti annunci: http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=annunci%20planet%20manga%20lucca%202011&source=web&cd=2&ved=0CCUQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.mangadb.it%2Finvision%2Ftopic%2F7136-annunci-planet-manga-a-lucca-2011%2F&ei=PJyyTtHGGqmk4AS-w52GBA&usg=AFQjCNF9VO4hs_MIViOTmhXc5oFWJs8kKA

Star Comics:
  • Durarara!!
  • Another
  • To Aru Majutsu No Index
  • Toriko
  • One Piece Green: Secret Pieces
  • The World God Only Knows
  • Heat
  • M (di Masakatsu Katsura)
link: http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=annunci%20star%20comics%20lucca%202011&source=web&cd=3&ved=0CCsQFjAC&url=http%3A%2F%2Fwww.mangaforever.net%2F45053%2Fstar-comics-gli-annunci-di-lucca-comics-2011&ei=9p6yTqKSCpOO4gSazuXrAw&usg=AFQjCNEdSP2y6U5gq3kPiMAWhmnl-sr7Uw

J-Pop:
  • K-On
  • Golden Boy
  • Doubt
  • Sekirei
  • Amrs Peddler
GP Publishing:

Gli annunci per la GP Publishing sono innumerevoli! mi limiterò quindi a postare il link: http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=annunci%20gp%20lucca%202011&source=web&cd=2&ved=0CDYQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.mangaforever.net%2F44933%2Fgp-publishing-annunci-lucca-comics-2011&ei=zqCyTte-A-SB4gS_9OC7Aw&usg=AFQjCNEtjnnTn7CbzSChtBmYwVHFrPKIug

Flashbook:
  • After The Tempest, In Late Summer
  • Il Bacio Di Marte (Mars No Kiss)
  • Goodbye My Life
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=annunci%20flashbook%20lucca%202011&source=web&cd=1&ved=0CC4QFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.mangaforever.net%2F45133%2Fflashbook-edizioni-annunci-lucca-comics-2011&ei=3KGyTr-aCon64QSzien6Aw&usg=AFQjCNGu7WUIpSlTHxxbk8rNPBPPBtL2ZA

Goen:
  • Are You Alice?
  • Suppli
  • Dororo (Osamu Tezuka)
  • Ikusa no Ko - Oda Saburo Nobunaga Den (con Tetsuo Hara)
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=annunci%20goen%20lucca%202011&source=web&cd=1&ved=0CCcQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.mangadb.it%2Finvision%2Ftopic%2F7131-annunci-goen-a-lucca-2011%2F&ei=YKKyTuS2IOfT4QSS95nLAw&usg=AFQjCNERZvuEmhLCWU1NLWQizUx1MscnPQ

Tanti titoli interessanti dunque, di sicuro degni di nota Shoki no Urasawa – Naoki Urasawa early works, Another Monster, Madoka Magica e Garouden per Planet Manga; Durarara!! e Heat per Star Comics; Golden Boy per J-Pop; Sprite e Moyashimon per GP; After The Tempest, In Late Summer per Flashbook (che si è buttata alla grande sugli shojo); Are You Alice e Dororo per Goen.. Sono presenti altri titoli simpatici come Pandora Hearts, Blood Lad, Shingeki No Kyojin, The World God Only Knows, To Aru Majutsu No Index, Doubt ecc..

Insomma molte novità interessanti che vale la pena di provare!

martedì 18 ottobre 2011

Grazie a J-Pop!

Vorrei sinceramente ringraziare i dirigenti della casa editrice J-Pop, che da anni ormai porta in Italia titoli di assoluta qualità, per aver riportato sul loro sito ufficiale un estratto della mia recensione del manga "The Climber" (di Shin'ichi Sakamoto) pubblicata su Animeclick.it , in occasione dell'annuncio dell'ospite speciale al Lucca Comics 2011; che sarà per l'appunto Shin'ichi Sakamoto.
I miei più sentiti ringraziamenti a J-Pop sia per l'onore che mi è stato concesso, sia per aver pubblicato il suddetto manga in Italia!

[l'estratto in questione è quello scritto da The Wolf And The Night Flower (il mio nome utente su Animeclick.it) tratto da Animeclick.it)]
http://www.j-pop.it/view.php?section=news&id=285

lunedì 10 ottobre 2011

Sospensione attività fino al 22 di ottobre :(

Il 21 mattina dovrò dare l'esame di teoria per la patente di guida quindi fino a suddetta data non potrò dedicarmi al blog (causa anche i soliti e sempre presenti impegni scolastici). Tornerò in attività appena risolto questo fastidioso problema.

sabato 1 ottobre 2011

To-LOVE-Ru

Disegni: Kentaro Yabuki
Trama/Sceneggiatura: Hasemi Saki

Volumi letti 18/18

Dopo il discreto successo di "Black Cat", Kentaro Yabuki cambia decisamente rotta ed intraprende con To-LOVE-Ru quella che sarà una nuova stagione di produzione, dedicata interamente alla realizzazione di manga ecchi/harem.
Con questo nuovo lavoro, oltre al cambio di tendenza riportato precedentemente, Yabuki opera una netta evoluzione nel suo stile grafico che migliora in termini tecnici oltre che appunto, stilistici (un'altro ed ancor più evidente cambiamento giungerà con il sequel "To-LOVE-Ru - Darkness").

To-LOVE-Ru si presenta inizialmente come il classico Harem/Ecchi ad ambientazione scolastica ricco di malintesi e situazioni al limite dell'imbarazzo e così si rivelerà essere per tutta la sua durata, forse eccessiva, di 18 volumi. Niente di nuovo insomma, ciò che Saki (trama e sceneggiatura) e Yabuki ci propongono; il manga presenta infatti i clichè tipici del suo genere senza mai uscire dagli schemi, e dimostra dopo non molto dalla propria partenza un calo di creatività denotato sopratutto dal ritornare delle stesse situazioni e dalla monotonia di queste ultime.

I personaggi sono in partenza quasi totalmente monodimensionali, niente più che sagome adette ogni volta alla stessa funzione; tuttavia si può, con il procedere della trama, assistere ad una crescita nell'esplorazione delle personalità di alcuni dei protagonisti (ed anche di alcuni comprimari, seppur superficialmente) ed ad un lieve miglioramento del cast, grazie all'inserimento di Yui Kotegawa (di cui non dirò nulla, onde evitare spoiler), personaggio in fin dei conti ben pensato e meno scontato rispetto agli altri.

Nota negativa è la sovrabbondanza di fanservice, di cui gli autori abusano cercando, spesso senza successo, di creare situzioni comiche che riescano a far sorridere; purtroppo però, è proprio la mancanza di originalità e inventiva a rendere le gag (troppo spesso incentrate su "casuali" esibizioni di biancheria intima) monotone e scontate.
Tuttavia nonostante la sua ripetitività il manga è capace tal volta di divertire (ed anche di intrattenere, una volta inseriti ed impostati i migliori personaggi). Il grado di coinvolgimento dipenderà dal gusto del lettore in primo luogo, trattandosi come ovvio di un fumetto "da svago" ed abbastanza superficiale.

Il finale è sicuramente il lato peggiore dell'intera opera; affrettato a tal punto da sembrare improvvisato o realizzato con il proposito di troncare la serie (con tutta probabilità imposto agli autori prima che essi volessero concludere le vicende narrate), cancella e rovina le poche buone premesse costruite durante l'evolversi della trama (basata per lo più su episodi quasi autoconclusivi legati debolmente da un filo conduttore unitario).

Il disegno è forse l'aspetto migliore del manga; totalmente adatto al genere, pulito, piacevole e concreto nella rappresentazione di forme ed atmosfere (per quanto queste ultime si possano notare); anche lo stile, migliorato rispetto al precedente lavoro di Yabuki, è decisamente gradevole.

COMMENTO: si tratta ovviamente di un fumetto "d'evasione" le cui potenzialità sono purtroppo penalizzate dalla sua eccessiva lunghezza (18 volumi per un ecchi/harem sono decisamente troppi); è comunque una lettura piacevole e leggera, a tratti divertente; riuscirà tuttavia a coinvolgervi solo nel caso vi affezioniate ad uno o più personaggi.

  • Trama e sceneggiatura: [6]
  • Personaggi: [5/6]
  • Disegno: [7/8]
  • Generale: [6]



      Special thanks to: Kentaro Yabuki, Hasemi Saki, Phantom Marowak, Adbarg, Alessio Cazzola




 E ora un immancabile contenuto extra (immancabile in caso di un manga ecchi) da veri otaku: la Top Ten Girls xD :
  1. Haruna Sairenji
  2. Yui Kotegawa
  3. Riko (per sapere che sia passate i primi 10 volumi)
  4. Saki Tenjoin
  5. Lala
  6. Nana
  7. Rin Kujo
  8. Golden Darkness / Run (a pari merito)
  9. Mikado sensei / Mikan (a pari merito)
  10. Kyoko (Magical Girl Kyoko)
 

venerdì 30 settembre 2011

BACK TO LIFE AT LAST

Mi scuso infinitamente con tutti coloro che seguono questo blog per la mia interminabile assenza; il periodo estivo sarebbe dovuto essere il più produttivo ma a causa di un mio momento di incertezza è stato l'opposto. Premettendo che gli impegni scolastici di quest'anno sono più che mai gravosi (anche perchè sto cercando faticosamente di prepararmi ai test d'ingresso per la facoltà di medicina) cercherò di postare con la maggiore regolarità possibile. Purtroppo, per i motivi enunciati sopra, non avrò molto tempo per la lettura dei manga e perciò le recensioni saranno a proposito di qualsiasi cosa mi capiti tra le mani (nel caso trovassi del tempo, anche i manga avranno il loro spazio). Nel frattempo, visto che gli impedimenti non sono mai troppi, mi sono deciso (dopo anni di progetti mai iniziati) ad intraprendere la scrittura del mio primo romanzo (che probabilmente sarà anche l'ultimo xD).

Ad ogni modo, cercherò di sfruttare tutti i sabati disponibili (unico giorno in cui riesco a ritagliarmi un po'di tempo) per dedicarmi al blog, a cominciare da tutti gli arretrati promessi e mai recensiti (album e manga). Spero sinceramente di riuscire nell'impresa :)

domenica 10 luglio 2011

Knights Of Sidonia in Italia dal 29 Settembre e annunciata una riedizione di Blame!

La Panini Comics rende finalmente nota la data della pubblicazione in Italia dell'ultimo lavoro di Tsutomu Nihei "Knights Of Sidonia" ("Sidonia No Kishi"), annunciato al "Lucca Comics" 2010 . Insieme a questo nuovo manga è stata annunciata una riedizione della prima opere del maestro Nihei, ovvero "Blame!", un capolavoro grafico che ha segnato in modo indelebile la storia del genere cyber-punk.

Ecco alcune tavole da "Knights Of Sidonia":





domenica 19 giugno 2011

Kokou No Hito - The Climber

KOKO NO HITO - THE CLIMBER
  • Disegni e trama di Shin'ichi Sakamoto
  • Sceneggiatura e trama di Yoshio Nabeta; tratta dal romanzo "Koko No Hito" di Jiro Nitta
Uno dei migliori seinen manga di sempre? Possibile. Il miglior seinen manga pubblicato in Italia nel 2011? Di sicuro. "Koko No Hito" (edito in Italia da J-Pop con il titolo "The Climber") narra della vita del giovane ed introverso Buntarou Mori, studente liceale che, appena trasferitosi in una nuova scuola, scopre la sua natura di scalatore in fortuite circostanze. Questa è solo la premessa, ovviamente.

Il manga parte tuttavia da presupposti non troppo incoraggianti, apparendo nel primo volume e mezzo come un fumetto basato quasi esclusivamente sul rock climbing, con il solito stereotipato protagonista introverso e scontroso, che tende a rifiutare qualsiasi tipo di legame.
Dopo questi primi ed incerti passi però, in coincidenza con la prima decisiva svolta narrativa, "Koko No Hito" assume caratteristiche totalmente differenti, trasformandosi in un manga profondo, realistico, drammatico, pieno di riflessioni toccanti e tematiche esistenziali ed attuali, che vengono approfondite di pari passo con la realtà introspettiva del protagonista.
Il crudo realismo di cui è dotata la trama permette al fumetto di stabilire una connessione stretta con il lettore, che spesso si troverà coinvolto da vicino nelle riflessioni e nelle scelte operate da Buntarou; decisioni queste, che saranno il più delle volte prese in situazioni estreme e drammatiche.
Esplorando quindi una vastissima gamma di tematiche cruciali ed attuali, "The Climber" ci offre la possibilità di una lettura profonda, matura e mai banale; avanti anni luce a tutta la spazzatura shonen carica di fanservice che sta venendo pubblicata di recente in Italia e che proprio qui, sta riscuotendo un notevole successo.

Particolarmente interessante è il modo in cui viene curata l'introspezione psicologica del protagonista, le sue riflessioni sono infatti spesso accompagnate da visioni astratte, ricordi e simbolismi che, oltre a presentare numerose chiavi interpretative, ricordano vagamente l'opera capolavoro "Homunculus" di Hideo Yamamoto (che per l'appunto consiglia vivamente la lettura di "Koko No Hito").

[La Trama] La narrazione parte nel preciso momento in cui Buntarou Mori fa il suo ingresso nel liceo in cui si è appena trasferito (sulla base di motivi che per il momento non ci è dato di sapere). Nella sua nuova classe incontrerà Miyamoto, un personaggio totalmente antitetico rispetto a lui, estroverso e per certi versi fastidioso, con le classiche caratteritiche dello studente "bullo". Quest'ultimo, lo spingerà a scalare l'edificio scolastico, esperienza questa, che farà sperimentare a Buntarou sensazioni provate mai prima d'ora, che lo faranno sentire dopo tanto tempo "vivo". Su incitamento del suo professore Oonishi, scalatore professionista, il ragazzo si iscriverà alla sua prima competizione di climbing, che gli rivelerà la sua natura di "solo climber" (ovvero uno scalatore che predilige avventurarsi da solo nelle proprie imprese, senza l'aiuto di un partner, attività questa che innalza grandemente il già alto rischio in cui si imbattono coloro che praticano questo pericoloso sport). Della trama ci sarebbe altro da dire, ma a seguito delle sue numerose evoluzioni e svolte, 15000 parole non sarebbero sufficienti, e rovinerebbero inoltre l'esperienza derivante dalla lettura.

[Il Disegno] I disegni di Sakamoto, molto tendenti al realistico, sono sempre e comunque di alta qualità anche se, sulle prime battute, si presentano come molto altalenanti e talvolta poco curati.
Quasi in concomitanza con l'evolversi della trama, anche le rappresentazioni grafiche si sviluppano; queste ultime infatti, passando attraverso varie fasi, raggiungono una finale stabilità verso la fine del quarto volume; da questo punto in avanti il disegno, ormai stabile, toccherà di volta in volta picchi di perfezione tecnica e rappresentativa.

[In Conclusione] Si tratta di sicuro di un titolo di nicchia che per molti potrebbe risultare "noioso", "strano", ecc.. Se tuttavia siete il tipo di lettore che non si accontenta del solito fumetto scontato, visto, rivisto e stravisto, troverete in "Koko No Hito" un'opera di assoluto valore artistico, carica di realismo, drammaticità e tensione; un fumetto che non rappresenti solo un banale mezzo di evasione, ma un esperienza utile, coinvolgente ed emozionante.
Grazie a J-Pop abbiamo per le mani uno dei migliori manga dell'ultima decade!

trama: 9
disegni: 9            
sceneggiatura: 9
complessivo: [9]






special thanks to: Shin'ichi Sakamoto, Yoshio Nabeta, Jiro Nitta, Adbarg, CO2, Alessio Cazzola

giovedì 16 giugno 2011

Koko No Hito - The Climber edito da J-Pop!

WARNING!: Le seguenti considerazioni sono a proposito dell'edizione italiana del manga "Koko No Hito - The Climber"; si prenderanno perciò in esame la qualità e le caratteristiche dell'albo come esso ci viene proposto dalla casa editrice italiana J-Pop. NON si parlerà invece del manga in sè, argomento che verrà trattato in una futura recensione.

Il giorno 08/06/2011 esce ufficialmente il primo numero di "The Climber" (Storia di Yoshio Nabeta tratta dal romanzo "Koko No Hito" di Jiro Nitta, vincitore del Premio Naoki del 1955; con disegni di Shin'ichi Sakamoto) propostoci dalla casa editrice milanese al prezzo di 5,90 euro per un albo contenente 224 pagine. L'edizione è quella standard J-Pop (formato 12x18) con sovraccoperta e pagine a colori iniziali stampate su carta patinata. La qualità delle edizioni della sopracitata casa editrice incontra frequentemente il mio pieno consenso; sovraccoperta realizzata con buoni materiali, albo solido dotato di ottima rilegatura, carta molto bianca con poca trasparenza e pagine a colori su carta patinata. Questa volta però, non tutte le premesse vengono rispettate; malgrado la qualità della sovraccoperta rimanga su alti livelli (come del resto la rilegatura), la carta anche se molto bianca come di consueto è DECISAMENTE troppo sottile e presenta dei livelli di trasparenza non indifferenti, molto fastidiosi durante la lettura. Oltre a questo spiacevole difetto, la sottiliezza della carta rende le pagine troppo fragili e facilmente esposte a strappi o pieghe; tutto ciò non solo a riguardo delle pagine regolari, ma anche di quelle a colori che, nonostante siano stampate su carta patinata, sono eccessivamente sottili.
Un lavoro dunque, quello svolto da J-Pop, notevolmente al di sotto degli standard (di eccellenza) mantenuti nelle altre edizioni della stessa casa editrice. La scelta di ripiegare su di una carta così trasparente è forse dovuta al fatto che trattandosi di un seinen manga sostanzialmente di nicchia, le vendite non saranno probabilmente esorbitanti in Italia (in Giappone invece, l'opera sta riscontrando un discreto consenso).
In fin dei conti è comunque un'edizione al di sopra della media, con sovraccoperta, pagine a colori e tutto il resto; ciò non toglie che, per il consueto prezzo di 5.90 euro, questa edizione POTEVA E DOVEVA essere curata meglio.

VOTO EDIZIONE: [6.5]

PS: Nonostante il giudizio non propriamente positivo sull'edizione vi sollecito comunque a provare questo manga, che si è per me rivelato uno dei migliori seinen dell'ultima decade; non fatevi ingannare dai primi volumi che vertono per lo più su caratteri shonen ed aspettate che la storia subisca il decisivo risvolto, The Climber vi stupirà con il suo crudo realismo e le sue tematiche esistenziali e concrete. Compratelo e soprattutto leggetelo; se siete alla ricerca di un manga profondo, maturo e mai banale, non ne rimarrete delusi.

martedì 31 maggio 2011

BILLY BAT edito da GP Publishing!

 WARNING! Questa recensione il sottoscritto NON esprime un giudizio a proposito dell'opera di Urasawa e Takashi ma si limita a commentare l'edizione italiana del manga, curata appunto da GP Publishing.

 Arriva finalmente in Italia Billy Bat, nato dalla collaborazione di Naoki Urasawa (trama, sceneggiatura, disegni) e Nagasaki Takashi (trama e sceneggiatura). La GP ci propone un edizione discretamente curata, dotata di una sovraccoperta di buona qualità ed una coperta regolare abbastanza rigida. All'interno di questo primo albo ritroviamo inoltre un considerevole quantitativo di pagine a colori, ottimamente realizzate, in piena fedeltà con l'edizione giapponese. La carta, pur presentando una leggera ma notabile trasparenza, è molto bianca e regge perfettamente l'inchiostro stampato (non lascerà quindi spiacevoli macchie sulle vostre mani, come accade spesso con le edizioni di quei simpaticoni della Panini Comics). Un lavoro indubbiamente ben fatto dunque, quello della GP, unica nota a sfavore (tralasciando la lieve trasparenza della carta) è il prezzo, che, nonostante completamente giustificato da qualità di stampa e materiali, rende l'edizione difficilmente accessibile; forse una duplice pubblicazione (una in edizione deluxe ed una in edizione economica) come quella realizzata per "Pretty Guardian Sailor Moon" ed "Hello! Spank" dalla stessa GP sarebbe stata un'idea migliore, dal momento che avrebbe concesso pari opportunità sia a coloro i quali fossero interessati solamente alla lettura del fumetto sia a collezionisti ed appassionati di scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze. Dal momento poi, che le opere di Urasawa difficilmente vendono poco (strano ma anche qui in Italia!), questa idea della doppia edizione non sarebbe forse stata un azzardo dagli esiti troppo incerti.

Si tratta comunque, in merito a questa edizione curata da GP Publishing, di un lavoro di buon livello, che supera nettamente la sufficienza; non fosse stato per la trasparenza della carta (è lieve lo so, ma purtroppo io sono un inguaribile pignolo, soprattutto se devo spendere 7.50 euro per l'acquisto del prodotto) avrebbe raggiunto l'eccellenza.

[7.5]              Billy Bat (Naoki Urasawa, Nagasaki Takashi) vol 1: edito da GP Publishing
  • Formato: 13x18
  • n° pagine: 200
  • con sovraccoperta e pagine a colori

Special Thanks to: Naoki Urasawa, Nagasaki Takashi, GP Publishing, Adbarg Endell, CO2, Alessio Cazzola, Fresh

venerdì 27 maggio 2011

COMING SOON (n°2)

Salve a tutti! Nell' ultimo post di "coming soon" avevo annunciato alcune recensioni riguardanti tre album dei Blackfield e Pulse di Thomas Giles (Pneuma dei Moving Mountains l'ho già recensito); non me ne sono dimenticato, solo mi riesce un po'difficile in questo periodo dedicarmi a titoli di tale livello, che prenderebbero non poco tempo per poter essere trattati in maniera esaustiva. Appena possibile quindi, posterò le quattro recensioni precedentemente promesse.
Darò tuttavia la precedenza al secondo volume di Hallelujah Overdrive di Kotaro Takata, che appena finito di leggere. Sto facendo progressi anche con Koko No Hito-The Climber (trama di Joshiro Nabeda, tratta dal romanzo vincitore del premio Naoki "L'Uomo Solitario" di Jiro Nitta; disegni di Shinichi Sakamoto), attualmente sono nei pressi dell'ottantesimo capitolo, perciò appena terminata la lettura dei capitoli disponibili (la serie è attualmente in corso) mi dedicherò alla recensione di questa notevole (e sottolineo NOTEVOLE) opera. Ho oltretutto completato la lettura di To Love-Ru di Saki Hasemi e Kentarou Yabuki, una commedia shonen dalle forti tinte ecchi (non è che io legga spesso cose simili, ma un mio amico me lo aveva consigliato, per cui ho deciso di leggerlo da cima a fondo); avendolo terminato molto di recente la mia prossima recensione sarà molto probabilmente a proposito di questo manga che, pur essendo un mainstream pieno zeppo (ma proprio oltre l'orlo) di fan service, avrebbe potuto essere un'opera "carina" ed in grado di intrattenere e divertire; purtroppo però la sua eccessiva durata (18 volumi per un manga del genere sono decisamente troppi), la strabordante quantità di fan service (che a tratti può diventare perfino fastidioso) e la scarsa caratterizzazione dei personaggi la rendono mediocre e noiosa, tanto da renderne ostica la lettura completa (peccato davvero).


ecco alcune cover dei manga di cui parlerò nelle prossime recensioni:

sabato 21 maggio 2011

I Am A Piano (trama, sceneggiatura e disegni di Asumiko Nakamura)

 "I Am A Piano" è un oneshot manga (capitolo autoconclusivo) di Asumiko Nakamura narrante in sole 8 pagine le esperienze di vita di un pianoforte, qui insolitamente rappresentato come una giovane donna.
Le pagine sono a colori, nonostante questi ultimi ricoprano solo parzialmente le tavole, la protagonista infatti, è sempre disegnata in bianco e nero.
Le singolari peculiarità di questo manga mi rendono difficile parlarne in modo esaustivo (anche considerando che la storia è concentrata in sole 8 pagine); della trama non dirò nulla, perchè anche la minima informazione potrebbe privare la lettura di questo insolito quanto ben riuscito capitolo di ogni effetto o pensiero che potrebbe suscitare in voi.
Ciò che si può asserire senza alcun dubbio è quanto questo manga sia breve ma intenso, insolito e gradevole (e aggiungerei commovente, ma questo dipende dalla personalità del lettore). Il disegno presenta uno stile semplice ed essenziale ma non per questo mal congegnato, il tratto morbido e le graziose figure rappresentate dall'autrice rendono infatti i disegni molto piacevoli, anche grazie all'uso, minimale ma ottimamente studiato, del colore.
In conclusione questa è una lettura che mi sento di consigliare, tuttavia potrebbe lasciarvi piacevolmente sorpresi e toccati o potrebbe non lasciare il minimo segno dentro di voi, lasciandovi l'impressione di non avere letto che vuote pagine. Di sicuro non è un manga "per tutti", in quanto non rappresenta il solito fumetto scontato e di scialbo contenuto come possono essere molti dei manga che vanno di moda oggigiorno. Io ci ho messo più di una lettura per valutarlo adeguatamente, in quanto, seppur di mentalità discretamente aperta, non abituato a storie di questa brevità. Quella che leggerete (se la leggerete) è una storia di emozioni delicate e fuggevoli ed allo stesso tempo forti e durature, un titolo insolito e particolare che, come detto in precedenza, potrebbe con eguale probabilità commuovervi o nemmeno lontanamente toccare la vostra emotività..

(mettere un giudizio a questo manga è arduo, il lettore non si faccia quindi influenzare dall'opinione del recensore e tragga le proprie personali conclusioni dalla lettura)

ad ogni modo il mio giudizio è positivo [8]

Special Thanks to: Asumiko Nakamura, Adbarg Endell, CO2, Alessio Cazzola, Fresh

venerdì 13 maggio 2011

Prossime uscite consigliate!

In questo post comunicherò i miei consigli riguardo le serie manga la cui pubblicazione sta per essere iniziata in Italia; a titolo e autore seguiranno status di pubblicazione in patria, formato e caratteristiche dell'albo.

J-Pop:
  • Koko No Hito/The Climber; 5,90 euro; 13 volumi in corso; 12x18; con pagine a colori e sovraccoperta; SEINEN MANGA
[Storia di Yoshiro Nabeda tratta dal romanzo "L'Uomo Solitario" (vincitore del premio Naoki) di Jiro Nitta e disegni di Shinici Sakamoto (Masurao, Kiomaru)]
  • Kamen Teacher; 5,90 euro; 4 volumi conclusa; 12x18; con pagine a colori e sovraccoperta; SHONEN MANGA
[Storia e disegni di Toru Fujisawa (GTO, Shonan Junai Gumi)]

Star Comics:
  • Peace Maker; 5,50 euro, 6 volumi in corso; 13x18; con pagine a colori e sovraccoperta "effetto tela"; dal 14 luglio su ACTION 213 (testata); SEINEN MANGA
[Storia e disegni di Ryoji Minagawa (D-LIVE!!, Spriggan)]
  • The Breaker; 5,50 euro; 10 volumi conclusa; 13x18; con pagine a colori e sovraccoperta; dal 16 giugno su MANHWA (testata); SEINEN MANHWA
GP Publishing:
  • Billy Bat; 7,50 euro; 5 volumi in corso; 13x18; con sovraccoperta (la GP non specifica mai se ci siano pagine a colori, speriamo di si, visto il prezzo); volume da fumetteria (collana); SEINEN MANGA
[Storia del duo Naoki Urasawa & Takashi Nagasaki (Pluto) e disegni di Naoki Urasawa (Monster, Happy!, 20th Century Boys)]

Planet Manga:
  • The Knight Of Cydonia; ??? euro; 4 volumi in corso; ???x???; ???; (l'uscita non è specificata, il manga è infatti allo stato di annuncio); SEINEN MANGA
[Storia e disegni di Tsutomu Nihei (Noise, Biomega, Abara, Blame!)]


PS: tutte le informazioni mancanti rispetto prezzo, data di uscita e caratteristiche dei volumi non sono ancora state rese pubbliche dalle rispettive case editrici.

March Story n°2 (Storia e sceneggiatura di Hyang-Min Kim; Disegni di Kyung-Il Yang)

E' uscito dopo due mesi di attesa il secondo volume di March Story, manhwa scritto da due autori coreani ma pubblicato in Giappone da Shogakukan (per questo considerato un manga da alcuni).

Rispetto al primo numero gli episodi autoconclusivi assumono un carattere meno macabro ed inquietante (anche se avrei preferito il contrario), per passare a toni più leggeri (senza generalizzare, perchè di violenza fisica E psicologica ne ritroviamo anche in questo volume). Ciò che non scompare è la componente emozionale, che si fa sentire a gran voce anche questa volta, in modo particolare nel caso di due tra le vicende narrate, caratterizzate da una importante espressività emotiva dal carattere tragico/nostalgico (come nel primo numero, anche questa volta le vicende narrate sono riuscite a coinvolgere perfino un individuo freddo e dal cuore di ghiaccio quale io sono; ci tengo a precisare che non ho comunque pianto, cosa che non mi è mai accaduta leggendo manga/libri o guardando anime/film xD; ciò non toglie comunque a March Story la sua capacità di coinvolgimento).

I disegni sono sempre ai livelli esorbitanti del primo volume; stile interessante, volti incredibilmente espressivi, fondali e paesaggi ricchi di particolari ed in fine tratto morbido e pulito che rende tuttavia ottimamente le cupe atmosfere che caratterizzano la trama; tutti questi elementi contribuiscono a rendere March Story un'opera di altissimo livello.

Malgrado io sperassi in vicende dai toni più cupi ed inquietanti per questo secondo volume, mi trovo piacevolmente soddisfatto anche in questo caso; March Story rimane quindi un manhwa/manga (decidete voi) del quale io consiglio vivamente la lettura a chiunque.

confermo il giudizio precedente: [7/8]

Special thanks to: Hyang-Min Kim, Kyung-Il Yang, Adbarg Endell, CO2, Alessio Cazzola, Luca Greco (AKA Fresh)

Prime impressioni su Hallelujah Overdrive n°1

HALLELUJAH OVERDRIVE! (Storia e disegni di Kotaro Takata)

E' arrivato in Italia il primo numero di Hallelujah Overdrive di Kotaro Takata edito da Planet Manga con la classica edizione economica da 3,90 euro proposta anche per Naruto o Eyeshield21.
Il manga, pubblicato in patria dalla Shogakukan, è uno shonen ad ambientazione scolastica che verte sul genere demenziale/sentimentale/musicale (ho sentito che alcuni lo definiscono uno shojo, ma visti sceneggiatura e stile di disegno io non lo definirei tale). Nonostante dopo la lettura mi abbia lasciato quella classica impressione di "già visto", questo primo volume ha suscitato in me un parere più che positivo. Malgrado la sua poca originalità Hallelujah Overdrive! si è rivelato una lettura piacevole e divertente.

Veniamo alla trama; Kosame, dopo essere stato rifiutato da una ragazza il suo ultimo giorno di scuola delle medie, decide che al liceo entrerà a far parte del club di musica leggera per dimostrare alla suddetta ragazza (e a se stesso) ciò di cui è in grado. Arrivato il primo giorno delle scuole superiori deve però constatare che nel liceo che ha scelto non esiste un club di musica leggera. Fortunatamente incontra Haru, una ragazza del secondo anno che lo porta in quello che apparentemente è un club di fisica e chimica dei metalli, ma che in realtà si rivela essere il punto di ritrovo della band heavy metal "Metarika-Chan". Dopo una loro esibizione Kosame si innamora di Haru e decide di impegnarsi per diventare un musicista; questo appena descritto è il punto di partenza della trama.

I disegni sono semplici (neanche troppo curati a dire il vero, apparte per quanto riguarda gli strumenti musicali, che sono rappresentati in modo fedele e dettagliato), adatti ad uno shonen manga, come lo è anche lo stile; ora, partendo dal presupposto di non aspettarsi disegni del calibro di quelli presenti in Vagabond o qualsiasi altra opera di Inoue (capolavori grafici), di Tsutomu Nihei (cacchio se sono dei capolavori), di Shini'ci Sakamoto (che in Koko No Hito raggiunge livelli grafici superbi/divini) o ancora di Kyung-Il Yang (colui che disegna il mio adorato March Story, di cui non finirò mai di lodare le gesta tecniche), Hallelujah Overdrive presenta uno stile grafico che definirei piacevole e "simpatico/carino" usando termini poco professionali.

In conclusione, Hallelujah Overdrive è una di quelle banalità molto ben riuscite che spesso riescono ad intrattenere e a divertire il lettore (nel mio caso è successo, malgrado non sia un appassionato di commedie shonen), e nonostante sia triliardi di anni luce lontano dall'essere un must (come ad esempio Beck, o il divertentissimo Detroit Metal City in campo musicale) lo consiglio a coloro i quali fossero in cerca di una lettura leggera, fresca, divertente e poco impegnativa.

[6/7] giudizio provvisorio

Special Thanks to: Kotaro Takata, Adbarg Endell, Alessio Cazzola, CO2, Luca Greco (AKA Fresh)

martedì 10 maggio 2011

PNEUMA (Moving Mountains)

Artista: Moving Mountains
Genere: Post-Rock; Indie Rock
Etichetta: Autoprodotto

Tracklist: 
  1. Aphelion
  2. Cover The Roots, Lower The Stems
  3. Alastika
  4. Fourth
  5. 8105
  6. Bottom Feeder
  7. Sol Solis
  8. Grow On, Grow Up, Grow Out
  9. The Earth And The Sun
  10. Ode We Will Bury Ourselves
Primo album full-lenght della band americana Moving Mountains, Pneuma si presenta come un album solido e scorrevole, piacevole ed immediato ma allo stesso tempo ricercato ed intelligentemente composto.

Partiamo dal titolo; "Pneuma" significa in greco "Aria", ma non concepita semplicemente come una miscela di gas respirabilli, bensì come un "Soffio Vitale", un principio originario che dona la vita alla materia, spesso associato allo spirito o all'anima; un qualcosa di etereo ed impalpabile, ma allo stesso tempo materiale.
"Pneuma" dei Moving Mountains è tutto questo, dolcezza e potenza, impalpabilità e concretezza che vengono miscelate grazie al sapiente utilizzo di clean guitars dal suono fluido, tremolo guitars(caratteristiche del post-rock) usate con efficacia ed al momento giusto, synth dai suoni delicati ed eterei, voce solista leggermente tendente all'emo che contribuisce a rendere ancora più incisivi testi già poetici e profondi, batteria più che essenziale ma non invadente ed infine una sezione di fiati tesa a rinforzare i vari crescendo distribuiti lungo tutto l'album. La voce, da pulita e delicata passa ad assumere un'espressività rilevante con gli scream nella traccia di apertura, "Aphelion", e nei climax di pezzi come "Cover The Roots, Lower The Stems" ma soprattutto nella fenomenale closer "Ode We Will Bury Ourselves", dotata di una potenza espressiva fuori dall'ordinario.

L'album si apre sui cupi toni dell'intro "Aphelion", che dopo una partenza atmosferica ed oscura esplode con l'entrata degli scream del cantante e l'utilizzo dei fiati (oltre al coro ed al deciso cambio di marcia di batteria e altri strumenti), seguita da "Cover The Roots, Lower The Stems", forse il pezzo più concreto a livello di ritmiche e suoni all'interno dell'album (si avvicina leggermente al post-hardcore per certi versi), dotato di un climax potente aiutato nei crescendo da fiati e chitarre tremolo. Su sonorità simili è basata la terza traccia, "Alastika", anche se questa volta ci si sposta su toni più progressivi, suggeriti dalle dissonanze presenti nei riff della seconda chitarra e dai ritmi di batteria e basso (in modo alquanto bizzarro, l'ascolto del riff di apertura in funzione del titolo "Alastika", genera in me l'immagine di qualcosa di elastico teso a rimbalzare xD). L'andamento iniziale viene interrotto da "Fourth", che funge da intervallo separatorio tra le prime tre tracce ed il resto dell'album, che da qui in poi assumerà sonorità più melodiche ed eteree. Il cambio di atmosfera si percepisce in modo evidente con l'avvento del quinto brano, "8105",  che presenta un riff iniziale reso fluido dall'utilizzo delle clean guitar (la distorsione utilizzata nei due pezzi precedenti "Fourth" infatti scompare). Si tratta a mio avviso di uno dei punti più alti dell'intero album (in tutta onestà non ho trovato una singola nota stonata in questo CD, quindi questa considerazione è puramente soggettiva). Al diminuendo di fine pezzo segue "Bottom Feeder", che nonostante presenti suoni diversi da "Fourth", ha la similare funzione di stacco. Questo intermezzo strumentale ci regala due minuti e mezzo di atomsfere oniriche ed impalpabili, grazie all'utilizzo di synth dal suono soffuso ed etereo. Il sucessivo brano (acustico), Sol Solis, con la sua essenzialità e semplicità, ci riporta per un attimo al di fuori dalle sonorità dell'album, che perdurano solamente nella voce e nei synth impiegati nel bridge della canzone. Nonostante queste considerazioni, il pezzo non perde di intensità e poeticità; la vocal line abbinata ad un testo meraviglioso (dai toni abbastanza depressivi) emergono grazie al carattere scarno del pezzo, conservando l'espressività degli altri brani, anche se quest'ultima viene proposta con toni differenti. Segue "Grow On, Grow Up, Grow Out", il  brano forse più immediato a livello di melodie (soprattutto nei primi versi) ma che contiene uno dei migliori momenti dell'album. L'ultimo intermezzo presente è "The Earth And The Sun" (titolo legato ad un motivo ricorrente nei testi di quasi tutti i brani), che, con toni simili a quelli di "Bottom Feeder" funge da preambolo al gran finale del CD, "Ode We Will Bury Ourselves". Quest'ultima meraviglia (non esagero, credetemi) è dotata di una potenza espressiva assolutamente incredibile; un testo poetico e pieno di speranza e melodie forti, che difficilmente non lasciano il segno (definirle efficaci sarebbe riduttivo temo, tanto lasciano il segno) convergono in uno dei migliori crescendo che abbia mai sentito in tutta la mia, seppur limitata, esperienza musicale.

Non dirò altro in merito per paura di rovinare l'effetto che l'ascolto di questo album potrebbe sortire (ho già detto troppo); non mi rimane che consigliarlo vivamente a tutti.. Ascoltatelo, ascoltatelo e riascoltatelo; se doveste trovarvi da soli all'interno di un verde paesaggio in una fresca mattina primaverile o estiva al sorgere del sole, non esitate e ascoltatelo tutto di fila in cuffia; potreste trovare una nuova dimensione di voi stessi (come è successo a me) e riscoprire in voi una rinnovata e inarrestabile voglia di vivere..

[9/10] 
  
Someday the trees will sing: Hallelujah!            


Special thanks to:
Moving Mountains, Adbarg Endell, CO2, Alessio Cazzola, Luca Greco (Fresh)

mercoledì 4 maggio 2011

COMING SOON...

Come avevo premesso il giorno stesso della creazione di questo blog, presto mi metterò a recensire anche album musicali; i probabili primi pareri saranno su Blackfield , Blackfield II ,Welcome To My DNA (Blackfield) , Pulse (Thomas Giles) e Pneuma (Moving Mountains). Puntualizzo a priori che si tratta di 5 album di assoluta qualità, certo appartenenti a generi diversi e presentanti caratteristiche profondamente differenti; ma questi album, alcuni in misura maggiore altri in misura minore, sono sicuramente dei MUST LISTEN nel loro genere (a parer mio anche in un contesto universale, sarà perchè sono un fan sfegatato di tutti gli artisti sopracitati xD).

Per quanto riguarda i manga mi sto cimentando nella lettura di "Koko No Hito" (disegni di Shinichi Sakamoto e storia di Yoshiro Nabeda, tratta dal romanzo "L'Uomo Solitario" di Jiro Nitta), un seinen manga che si basa sulla metafora del rock climbing come ricerca di se stessi (e a mio avviso, per quello che ho letto fino ad ora, come fuga dalla realtà). Ho letto inoltre il primo volume di "Hallelujah Overdrive" di cui non farò una vera e propria recensione, ma a proposito del quale esprimerò il mio parere. In arrivo anche considerazioni sul secondo volume del mio amatissimo "March Story".

... Ok, ho promesso un sacco di roba, spero di riuscire a postare tutte le recensioni e le considerazioni a proposito delle opere riportate in precedenza.. (è un periodo un po' incasinato per via del rush finale scolastico di maggio; praticamente ci saranno più test e verifiche in questi rimanenti settimane di scuola che in tutto il resto del quadrimestre).

PS: ho inoltre in standby la visione della serie anime "Toradora!", sono fermo al 4° o 5° episodio credo, ad ogni modo appena la finirò posterò un recensione anche di quella.
                                                  
                                  "Essere o non essere, una linea tenue come la nebbia che svanisce al mattino"
(Vivi, Final Fantasy IX)

---------------> (questa frase non ho idea di cosa abbia a che fare con questo post, però citare FF IX non fa mai male XD)

lunedì 25 aprile 2011

ZOMBIE POWDER (storia e disegni di Tite Kubo)

 Zombie Powder(volumi letti 4//4)

Zombie Powder è il manga scritto (e lasciato incompiuto al 4° volume) da Tite Kubo prima del celeberrimo Bleach. Si tratta del tipico shonen manga di avventura/combattimento con ambientazioni western-futuristiche simili a quelle presenti in Trigun di Yasuhiro Nightow. Come detto in precedenza l'opera è rimasta incompiuta poco dopo essere stata iniziata quindi non ha un finale vero e proprio.
Non vi è molto da dire a proposito di questo manga, non lascia molto al lettore in quanto troppo breve e poco incisivo ma è tuttavia una lettura piacevole se siete alla ricerca di qualcosa di non troppo impegnativo.
La trama narra di Gamma Akutabi, un "Powder Hunter"(ovvero cacciatore di polvere), intento nel collezionare 12 anelli della morte che gli permetterebbero così di accedere ad un leggendario farmaco, la Zombie Powder appunto, che dona l'immortalità ai vivi e resuscita i morti. Alla sua insolita caccia al tesoro si uniranno Elwood (un ragazzo che ha perso sua sorella e vuole la zombie powder per riportarla in vita), Smith (socio e vecchio amico di Gamma Akutabi, dal passato sconosciuto) e Wolfina (gionralista scandalistica celebre nella sua città che stringe un patto con Gamma per riuscire a salvare il suo fratello minore in coma da molti anni).
I disegni sono i soliti in stile Tite Kubo, questa vota però più scarni e semplicistici rispetto a Bleach; i fondali non sono pressochè mai disegnati e i particolari di volti, corpi o qualsivoglia oggetto sono spesso inesistenti o molto approssimativi. Lo stile può piacere come no, è puramente una questione di vedute personali (personalmente io lo preferisco rispetto a quello di altri shonen, come ad esempio One Piece, che presenta tuttavia una ricchezza di dettagli nettamente superiore a quella presente in Zombie Powder o Bleach).
I combattimenti sono apprezzabili ma non eccelsi e le scene comiche, presenti in buona quantità, riescono ogni tanto a divertire il lettore.

In conclusione consiglio questo manga solo ai fan di Tite Kubo o a coloro i quali fossero alla ricerca di una lettura simpatica e poco impegnativa; rispetto a Bleach ha comunque il pregio di non protrarsi in eterno.

Voto [6]               
Special Thanks to: Adbarg Endell, CO2, Alessio Cazzola e Tite Kubo

lunedì 4 aprile 2011

CORREZIONE STRAFALCIONI (PRESENTI NELLA RECENSIONE DI ''MIRAI NIKKI'')

Nella recensione del manga ''Mirai Nikki'' di Sakae Esuno mi ero sbizzarrito a mettere in evidenza i numerosi difetti di quest'ultimo, commettendo ad un tratto un errore non da poco (un bello strafalcione, per l'appunto). Se ben ricorderete infatti, avevo definito il personaggio di Deus Ex Machina un mero frutto dell'immaginazione del protagonista, Amano Yukiteru, e in quanto tale ingiustificatamente abile di manipolare la realtà a suo piacimento. In realtà (come mi viene fatto notare da un mio illustre collega), Deus esiste eccome come entità assoluta (come dio del tempo e dello spazio) ed è grazie ai suoi poteri che può manifestarsi nell'immaginazione del protagonista, che a causa dell'abitudine lo identifica come amico immaginario. Riporto qui il preciso dialogo nel quale questo punto viene chiarito:
  • Yukiteru: Deus, non sei solo frutto della mia immaginazione come dio del tempo e dello spazio?
  • Deus Ex Machina: Se sono un dio, non credi sia possibile per me vivere nella tua immaginazione?
E in effetti la questione è resa ''chiara'' in queste due battute; Deus risulta esistere come dio del tempo e dello spazio che si manifesta nella mente di Amano Yukiteru proprio grazie ai suoi poteri di divinità.
Anche dopo aver subito un tale smacco (anche per motivi di orgoglio personale) non ritiro la mia accusa a questo manga di essere poco convincente sin dal principio, sempre tenendo conto che si tratta della mia personale e modesta opinione.

[ATTENZIONE! SPOILER]
Il personaggio di Deus (che risulta tutt'altro che onnipotente) presenta infatti molteplici altre debolezze. Non si capisce per esempio perchè un dio (che per definizione dovrebbe essere onnipotente ed eterno) debba mettere su un tale teatrino di combattimenti per eleggere un suo successore (un essere immortale non ha bisogno di eredi, in quanto apparentemente non morirà). Inoltre, verso la fine del manga Deus in effetti muore, e con lui il mondo (come si scopre nel manga si tratta di una seconda realtà creata dal salto a ritroso nel tempo che Yuno aveva operato una volta diventata dio nella realtà originaria), e Yukiteru ne il diventa il successore; gli eventi subiscono in seguito una sorta di flashforward, presentandoci Yukiteru nelle vesti di dio ben 10.000 anni dopo, ora, nonostante la durata della vita di un dio nel contesto di Mirai Nikki non sia specificata, Amano sembra per nulla intenzionato a ripetere la simpatica procedura di Deus per trovare un successore e non fa altro che piagnucolare per la morte di Yuno (da ben 10.000 anni.. ebbene si). Ciò porta a domande del tipo ''peeerchè Deus si è consumato insieme alla sua realtà e Yukiteru rimane a vegetare da tempo immemore???'' (forse perchè non c'è una realtà da consumare? no, questa ipotesi risulta da subito improbabile in quanto fu la morte di Deus a determinare quella del mondo e non il contrario). Inoltre il lieto fine(lasciatemelo definire patetico e forzato, niente più di un espediente per non deludere coloro che speravano nel coronamento della felicità dei due protagonisti) lascia presagire che i due fortunati (Amano del secondo mondo e Gasai del terzo) passeranno l'eternità insieme, senza dover morire o eleggere alcun successore; il chè torna a mettere in dubbio la struttura di fondo su cui si basa l'intera vicenda.
Un altro aspetto a me incomprensibile è rappresentato dalla vicenda di Deus e Murumuru (il/ la suo/sua servitore/servitrice). Deus viene infatti truffato (per non dire fottuto) dal Murumuru della prima realtà, che insieme a Yuno riesce a monopolizzare il gioco per eleggere il suo successore, mantenendo così indirettamente la posizione di dio (attraverso Yuno). Deus viene quindi rappresentato come il babbeo di turno (proprio come Yukiteru) che funge da zerbino per il suo servitore (proprio come Yukiteru... ancora! che diventa lo zerbino di Yuno). La cosa più singolare e stupefacente è tuttavia il fatto che Murumuru riesca a sopravvivere al suo padrone in ognuna delle realtà createsi con i salti indietro nel tempo! (non dimentichiamoci che si parla di un vero e proprio DIO, che viene così degradato ad un livello sottostante rispetto a quello del suo servitore, il che è semplicemente ridicolo oltre che insensato).
[FINE SPOILER]

Saranno la mia abitudine o la mia percezione, ma io in questo manga non riesco a trovarci nulla di buono, manco a scavarci dentro con la trivella! SI TENGA CONTO CHE SI TRATTA COMUNQUE DELLA MIA PERSONALE OPINIONE, CHE (GRAZIE A DIO) NON SEMPRE CORRISPONDE ALLA REALTA' DEI FATTI (soprattutto in questo caso, nel quale l'apprezzamento di un qualsivoglia manga è puramente soggettivo)

Special thanks to : Adbarg Endell, Sakae Esuno(autore/autrice del manga che alla fine della recensione mi sono dimenticato di ringraziare)

PS: Ah! Confermo comunque il voto precedente! [2]

martedì 29 marzo 2011

MIRAI NIKKI (storia e disegni di Sakae Esuno)

Mirai Nikki (volumi letti 11/11)

Sakae Esuno cerca, con questo suo primo lavoro, di mettere in scena una violenta ed avvincente avventura dai toni soprannaturali.. Vi riesce? Assolutamente no (almeno per quanto riguarda l'aspetto avvincente, di violenza se ne incontra, e non poca). Mirai Nikki è un manga pieno di difetti ed incongruenze, che testimoniano la assoluta inesperienza dell'autore/autrice (le mie inesistenti competenze in campo linguistico non mi consentono di dedurre la natura sessuale dell'autore/autrice).
Veniamo in breve alla trama; Amano Yukiteru è un ragazzino fortemente asociale che non riesce a stabilire alcun tipo di legame con i suoi compagni di scuola o con chiunque gli stia intorno, l'unico suo interesse sembra quello di riportare sul suo cellulare tutti gli eventi che accadono intorno a lui, come su una sorta di [diario] (capirete l'uso della parentesi quadra leggendo il manga).
La sua costante solitudine e fuga dalla realtà lo portano a crearsi un amico immaginario, Deus Ex Machina, il dio del tempo e dello spazio. Un giorno Yukiteru si rende conto di un fatto molto singolare, il suo cellulare ha cominciato a registrare su se stesso avvenimenti non ancora avvenuti ma prossimi nel futuro. Il ragazzo chiede spiegazioni al suo amico Deus, e questo prontamente risponde di averlo coinvolto in un gioco di sopravvivenza, dal quale il vincitore uscente prenderà il posto del sopracitato dio come signore del tempo e dello spazio. I partecipanti (12 in tutto, compreso Yukiteru) potranno disporre di questi singolari [diari del futuro], ognuno con particolari abilità (oltre alla preveggenza) che lo differenziano dagli altri. La premessa potrebbe apparire interessante ed originale sempre che il lettore eviti di porsi domande del tipo ''come fa un essere a manipolare la realtà essendo frutto dell'immaginario di un ragazzino?'', ora, a meno che l'autore/autrice abbia volutamente inserito questo espediente come riferimento alle tesi di Ludwig Feuerbach (filosofo tedesco, tra i più influenti critici della religione) che definiscono Dio come l'oggettivazione ideale dell'essenza umana che in Dio riflette se stessa, presentando così la religione e l'idea stessa di Dio come manifestazioni dei bisogni e delle aspirazioni umane e concludendo che è l'uomo stesso a concepire l'idea di Dio, non  quest'ultimo a creare il genere umano (e non penso proprio sia questo il caso), questo manga risulta poco convincente sin dal principio.
Lo sviluppo della premessa ed il sucessivo susseguirsi degli eventi sono costellati di situazioni mal gestite ed al limite del forzato, per non citare poi le numerose e vistose incongruenze. La trama dunque, si rivela scadente, grazie anche ad un mal riposto senso di fiducia nell'introduzione di espedienti sovrannaturali di natura spazio-temporale che ricordano vagamente i viaggi nel tempo di Trunks in Dragonball Z. L'elemento ''horror'' dell'opera si identifica quasi totalmente nella violenza fisica, con ingenti quantità di corpi smembrati, squartati o decapitati. La sceneggiatura risulta patetica con situazioni che di realistico non hanno nulla, ma proprio nulla (e non mi riferisco alla presenza del paranormale). I personaggi sono ciò che di meno credibile e convincente si possa trovare nell'intero manga; animati da sentimenti solo all'apparenza significativi e privi di personalità (non certo tutti, ma la maggior parte) adottano comportamenti totalmente assurdi e lontani anni luce da ciò che concerne la natura umana (e non sono di certo alieni in questo fumetto).
I disegni sono poco piacevoli all'occhio, i corpi umani sono infatti rappresentati in modo spigoloso e spesso senza tenere troppo conto dei particolari anatomici, anche i volti sono molto approssimativi e non trasmettono con efficacia ne intenzioni ne emozioni, rendendo spesso le espressioni dei soggetti incoerenti con ciò che essi stanno cercando di esprimere.
In definitiva state lontani da questo manga a meno che non siate particolarmente propensi a sprecare ore preziose della vostra vita..

Voto [2]
              special thanks to: Adbarg, CO2, Alessio Cazzola ,Fresh, Ludwig Feuerbach e Wikipedia