venerdì 13 maggio 2011

Prime impressioni su Hallelujah Overdrive n°1

HALLELUJAH OVERDRIVE! (Storia e disegni di Kotaro Takata)

E' arrivato in Italia il primo numero di Hallelujah Overdrive di Kotaro Takata edito da Planet Manga con la classica edizione economica da 3,90 euro proposta anche per Naruto o Eyeshield21.
Il manga, pubblicato in patria dalla Shogakukan, è uno shonen ad ambientazione scolastica che verte sul genere demenziale/sentimentale/musicale (ho sentito che alcuni lo definiscono uno shojo, ma visti sceneggiatura e stile di disegno io non lo definirei tale). Nonostante dopo la lettura mi abbia lasciato quella classica impressione di "già visto", questo primo volume ha suscitato in me un parere più che positivo. Malgrado la sua poca originalità Hallelujah Overdrive! si è rivelato una lettura piacevole e divertente.

Veniamo alla trama; Kosame, dopo essere stato rifiutato da una ragazza il suo ultimo giorno di scuola delle medie, decide che al liceo entrerà a far parte del club di musica leggera per dimostrare alla suddetta ragazza (e a se stesso) ciò di cui è in grado. Arrivato il primo giorno delle scuole superiori deve però constatare che nel liceo che ha scelto non esiste un club di musica leggera. Fortunatamente incontra Haru, una ragazza del secondo anno che lo porta in quello che apparentemente è un club di fisica e chimica dei metalli, ma che in realtà si rivela essere il punto di ritrovo della band heavy metal "Metarika-Chan". Dopo una loro esibizione Kosame si innamora di Haru e decide di impegnarsi per diventare un musicista; questo appena descritto è il punto di partenza della trama.

I disegni sono semplici (neanche troppo curati a dire il vero, apparte per quanto riguarda gli strumenti musicali, che sono rappresentati in modo fedele e dettagliato), adatti ad uno shonen manga, come lo è anche lo stile; ora, partendo dal presupposto di non aspettarsi disegni del calibro di quelli presenti in Vagabond o qualsiasi altra opera di Inoue (capolavori grafici), di Tsutomu Nihei (cacchio se sono dei capolavori), di Shini'ci Sakamoto (che in Koko No Hito raggiunge livelli grafici superbi/divini) o ancora di Kyung-Il Yang (colui che disegna il mio adorato March Story, di cui non finirò mai di lodare le gesta tecniche), Hallelujah Overdrive presenta uno stile grafico che definirei piacevole e "simpatico/carino" usando termini poco professionali.

In conclusione, Hallelujah Overdrive è una di quelle banalità molto ben riuscite che spesso riescono ad intrattenere e a divertire il lettore (nel mio caso è successo, malgrado non sia un appassionato di commedie shonen), e nonostante sia triliardi di anni luce lontano dall'essere un must (come ad esempio Beck, o il divertentissimo Detroit Metal City in campo musicale) lo consiglio a coloro i quali fossero in cerca di una lettura leggera, fresca, divertente e poco impegnativa.

[6/7] giudizio provvisorio

Special Thanks to: Kotaro Takata, Adbarg Endell, Alessio Cazzola, CO2, Luca Greco (AKA Fresh)

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