Rispetto al primo numero gli episodi autoconclusivi assumono un carattere meno macabro ed inquietante (anche se avrei preferito il contrario), per passare a toni più leggeri (senza generalizzare, perchè di violenza fisica E psicologica ne ritroviamo anche in questo volume). Ciò che non scompare è la componente emozionale, che si fa sentire a gran voce anche questa volta, in modo particolare nel caso di due tra le vicende narrate, caratterizzate da una importante espressività emotiva dal carattere tragico/nostalgico (come nel primo numero, anche questa volta le vicende narrate sono riuscite a coinvolgere perfino un individuo freddo e dal cuore di ghiaccio quale io sono; ci tengo a precisare che non ho comunque pianto, cosa che non mi è mai accaduta leggendo manga/libri o guardando anime/film xD; ciò non toglie comunque a March Story la sua capacità di coinvolgimento).
I disegni sono sempre ai livelli esorbitanti del primo volume; stile interessante, volti incredibilmente espressivi, fondali e paesaggi ricchi di particolari ed in fine tratto morbido e pulito che rende tuttavia ottimamente le cupe atmosfere che caratterizzano la trama; tutti questi elementi contribuiscono a rendere March Story un'opera di altissimo livello.
Malgrado io sperassi in vicende dai toni più cupi ed inquietanti per questo secondo volume, mi trovo piacevolmente soddisfatto anche in questo caso; March Story rimane quindi un manhwa/manga (decidete voi) del quale io consiglio vivamente la lettura a chiunque.
confermo il giudizio precedente: [7/8]
Special thanks to: Hyang-Min Kim, Kyung-Il Yang, Adbarg Endell, CO2, Alessio Cazzola, Luca Greco (AKA Fresh)
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