martedì 31 maggio 2011

BILLY BAT edito da GP Publishing!

 WARNING! Questa recensione il sottoscritto NON esprime un giudizio a proposito dell'opera di Urasawa e Takashi ma si limita a commentare l'edizione italiana del manga, curata appunto da GP Publishing.

 Arriva finalmente in Italia Billy Bat, nato dalla collaborazione di Naoki Urasawa (trama, sceneggiatura, disegni) e Nagasaki Takashi (trama e sceneggiatura). La GP ci propone un edizione discretamente curata, dotata di una sovraccoperta di buona qualità ed una coperta regolare abbastanza rigida. All'interno di questo primo albo ritroviamo inoltre un considerevole quantitativo di pagine a colori, ottimamente realizzate, in piena fedeltà con l'edizione giapponese. La carta, pur presentando una leggera ma notabile trasparenza, è molto bianca e regge perfettamente l'inchiostro stampato (non lascerà quindi spiacevoli macchie sulle vostre mani, come accade spesso con le edizioni di quei simpaticoni della Panini Comics). Un lavoro indubbiamente ben fatto dunque, quello della GP, unica nota a sfavore (tralasciando la lieve trasparenza della carta) è il prezzo, che, nonostante completamente giustificato da qualità di stampa e materiali, rende l'edizione difficilmente accessibile; forse una duplice pubblicazione (una in edizione deluxe ed una in edizione economica) come quella realizzata per "Pretty Guardian Sailor Moon" ed "Hello! Spank" dalla stessa GP sarebbe stata un'idea migliore, dal momento che avrebbe concesso pari opportunità sia a coloro i quali fossero interessati solamente alla lettura del fumetto sia a collezionisti ed appassionati di scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze. Dal momento poi, che le opere di Urasawa difficilmente vendono poco (strano ma anche qui in Italia!), questa idea della doppia edizione non sarebbe forse stata un azzardo dagli esiti troppo incerti.

Si tratta comunque, in merito a questa edizione curata da GP Publishing, di un lavoro di buon livello, che supera nettamente la sufficienza; non fosse stato per la trasparenza della carta (è lieve lo so, ma purtroppo io sono un inguaribile pignolo, soprattutto se devo spendere 7.50 euro per l'acquisto del prodotto) avrebbe raggiunto l'eccellenza.

[7.5]              Billy Bat (Naoki Urasawa, Nagasaki Takashi) vol 1: edito da GP Publishing
  • Formato: 13x18
  • n° pagine: 200
  • con sovraccoperta e pagine a colori

Special Thanks to: Naoki Urasawa, Nagasaki Takashi, GP Publishing, Adbarg Endell, CO2, Alessio Cazzola, Fresh

venerdì 27 maggio 2011

COMING SOON (n°2)

Salve a tutti! Nell' ultimo post di "coming soon" avevo annunciato alcune recensioni riguardanti tre album dei Blackfield e Pulse di Thomas Giles (Pneuma dei Moving Mountains l'ho già recensito); non me ne sono dimenticato, solo mi riesce un po'difficile in questo periodo dedicarmi a titoli di tale livello, che prenderebbero non poco tempo per poter essere trattati in maniera esaustiva. Appena possibile quindi, posterò le quattro recensioni precedentemente promesse.
Darò tuttavia la precedenza al secondo volume di Hallelujah Overdrive di Kotaro Takata, che appena finito di leggere. Sto facendo progressi anche con Koko No Hito-The Climber (trama di Joshiro Nabeda, tratta dal romanzo vincitore del premio Naoki "L'Uomo Solitario" di Jiro Nitta; disegni di Shinichi Sakamoto), attualmente sono nei pressi dell'ottantesimo capitolo, perciò appena terminata la lettura dei capitoli disponibili (la serie è attualmente in corso) mi dedicherò alla recensione di questa notevole (e sottolineo NOTEVOLE) opera. Ho oltretutto completato la lettura di To Love-Ru di Saki Hasemi e Kentarou Yabuki, una commedia shonen dalle forti tinte ecchi (non è che io legga spesso cose simili, ma un mio amico me lo aveva consigliato, per cui ho deciso di leggerlo da cima a fondo); avendolo terminato molto di recente la mia prossima recensione sarà molto probabilmente a proposito di questo manga che, pur essendo un mainstream pieno zeppo (ma proprio oltre l'orlo) di fan service, avrebbe potuto essere un'opera "carina" ed in grado di intrattenere e divertire; purtroppo però la sua eccessiva durata (18 volumi per un manga del genere sono decisamente troppi), la strabordante quantità di fan service (che a tratti può diventare perfino fastidioso) e la scarsa caratterizzazione dei personaggi la rendono mediocre e noiosa, tanto da renderne ostica la lettura completa (peccato davvero).


ecco alcune cover dei manga di cui parlerò nelle prossime recensioni:

sabato 21 maggio 2011

I Am A Piano (trama, sceneggiatura e disegni di Asumiko Nakamura)

 "I Am A Piano" è un oneshot manga (capitolo autoconclusivo) di Asumiko Nakamura narrante in sole 8 pagine le esperienze di vita di un pianoforte, qui insolitamente rappresentato come una giovane donna.
Le pagine sono a colori, nonostante questi ultimi ricoprano solo parzialmente le tavole, la protagonista infatti, è sempre disegnata in bianco e nero.
Le singolari peculiarità di questo manga mi rendono difficile parlarne in modo esaustivo (anche considerando che la storia è concentrata in sole 8 pagine); della trama non dirò nulla, perchè anche la minima informazione potrebbe privare la lettura di questo insolito quanto ben riuscito capitolo di ogni effetto o pensiero che potrebbe suscitare in voi.
Ciò che si può asserire senza alcun dubbio è quanto questo manga sia breve ma intenso, insolito e gradevole (e aggiungerei commovente, ma questo dipende dalla personalità del lettore). Il disegno presenta uno stile semplice ed essenziale ma non per questo mal congegnato, il tratto morbido e le graziose figure rappresentate dall'autrice rendono infatti i disegni molto piacevoli, anche grazie all'uso, minimale ma ottimamente studiato, del colore.
In conclusione questa è una lettura che mi sento di consigliare, tuttavia potrebbe lasciarvi piacevolmente sorpresi e toccati o potrebbe non lasciare il minimo segno dentro di voi, lasciandovi l'impressione di non avere letto che vuote pagine. Di sicuro non è un manga "per tutti", in quanto non rappresenta il solito fumetto scontato e di scialbo contenuto come possono essere molti dei manga che vanno di moda oggigiorno. Io ci ho messo più di una lettura per valutarlo adeguatamente, in quanto, seppur di mentalità discretamente aperta, non abituato a storie di questa brevità. Quella che leggerete (se la leggerete) è una storia di emozioni delicate e fuggevoli ed allo stesso tempo forti e durature, un titolo insolito e particolare che, come detto in precedenza, potrebbe con eguale probabilità commuovervi o nemmeno lontanamente toccare la vostra emotività..

(mettere un giudizio a questo manga è arduo, il lettore non si faccia quindi influenzare dall'opinione del recensore e tragga le proprie personali conclusioni dalla lettura)

ad ogni modo il mio giudizio è positivo [8]

Special Thanks to: Asumiko Nakamura, Adbarg Endell, CO2, Alessio Cazzola, Fresh

venerdì 13 maggio 2011

Prossime uscite consigliate!

In questo post comunicherò i miei consigli riguardo le serie manga la cui pubblicazione sta per essere iniziata in Italia; a titolo e autore seguiranno status di pubblicazione in patria, formato e caratteristiche dell'albo.

J-Pop:
  • Koko No Hito/The Climber; 5,90 euro; 13 volumi in corso; 12x18; con pagine a colori e sovraccoperta; SEINEN MANGA
[Storia di Yoshiro Nabeda tratta dal romanzo "L'Uomo Solitario" (vincitore del premio Naoki) di Jiro Nitta e disegni di Shinici Sakamoto (Masurao, Kiomaru)]
  • Kamen Teacher; 5,90 euro; 4 volumi conclusa; 12x18; con pagine a colori e sovraccoperta; SHONEN MANGA
[Storia e disegni di Toru Fujisawa (GTO, Shonan Junai Gumi)]

Star Comics:
  • Peace Maker; 5,50 euro, 6 volumi in corso; 13x18; con pagine a colori e sovraccoperta "effetto tela"; dal 14 luglio su ACTION 213 (testata); SEINEN MANGA
[Storia e disegni di Ryoji Minagawa (D-LIVE!!, Spriggan)]
  • The Breaker; 5,50 euro; 10 volumi conclusa; 13x18; con pagine a colori e sovraccoperta; dal 16 giugno su MANHWA (testata); SEINEN MANHWA
GP Publishing:
  • Billy Bat; 7,50 euro; 5 volumi in corso; 13x18; con sovraccoperta (la GP non specifica mai se ci siano pagine a colori, speriamo di si, visto il prezzo); volume da fumetteria (collana); SEINEN MANGA
[Storia del duo Naoki Urasawa & Takashi Nagasaki (Pluto) e disegni di Naoki Urasawa (Monster, Happy!, 20th Century Boys)]

Planet Manga:
  • The Knight Of Cydonia; ??? euro; 4 volumi in corso; ???x???; ???; (l'uscita non è specificata, il manga è infatti allo stato di annuncio); SEINEN MANGA
[Storia e disegni di Tsutomu Nihei (Noise, Biomega, Abara, Blame!)]


PS: tutte le informazioni mancanti rispetto prezzo, data di uscita e caratteristiche dei volumi non sono ancora state rese pubbliche dalle rispettive case editrici.

March Story n°2 (Storia e sceneggiatura di Hyang-Min Kim; Disegni di Kyung-Il Yang)

E' uscito dopo due mesi di attesa il secondo volume di March Story, manhwa scritto da due autori coreani ma pubblicato in Giappone da Shogakukan (per questo considerato un manga da alcuni).

Rispetto al primo numero gli episodi autoconclusivi assumono un carattere meno macabro ed inquietante (anche se avrei preferito il contrario), per passare a toni più leggeri (senza generalizzare, perchè di violenza fisica E psicologica ne ritroviamo anche in questo volume). Ciò che non scompare è la componente emozionale, che si fa sentire a gran voce anche questa volta, in modo particolare nel caso di due tra le vicende narrate, caratterizzate da una importante espressività emotiva dal carattere tragico/nostalgico (come nel primo numero, anche questa volta le vicende narrate sono riuscite a coinvolgere perfino un individuo freddo e dal cuore di ghiaccio quale io sono; ci tengo a precisare che non ho comunque pianto, cosa che non mi è mai accaduta leggendo manga/libri o guardando anime/film xD; ciò non toglie comunque a March Story la sua capacità di coinvolgimento).

I disegni sono sempre ai livelli esorbitanti del primo volume; stile interessante, volti incredibilmente espressivi, fondali e paesaggi ricchi di particolari ed in fine tratto morbido e pulito che rende tuttavia ottimamente le cupe atmosfere che caratterizzano la trama; tutti questi elementi contribuiscono a rendere March Story un'opera di altissimo livello.

Malgrado io sperassi in vicende dai toni più cupi ed inquietanti per questo secondo volume, mi trovo piacevolmente soddisfatto anche in questo caso; March Story rimane quindi un manhwa/manga (decidete voi) del quale io consiglio vivamente la lettura a chiunque.

confermo il giudizio precedente: [7/8]

Special thanks to: Hyang-Min Kim, Kyung-Il Yang, Adbarg Endell, CO2, Alessio Cazzola, Luca Greco (AKA Fresh)

Prime impressioni su Hallelujah Overdrive n°1

HALLELUJAH OVERDRIVE! (Storia e disegni di Kotaro Takata)

E' arrivato in Italia il primo numero di Hallelujah Overdrive di Kotaro Takata edito da Planet Manga con la classica edizione economica da 3,90 euro proposta anche per Naruto o Eyeshield21.
Il manga, pubblicato in patria dalla Shogakukan, è uno shonen ad ambientazione scolastica che verte sul genere demenziale/sentimentale/musicale (ho sentito che alcuni lo definiscono uno shojo, ma visti sceneggiatura e stile di disegno io non lo definirei tale). Nonostante dopo la lettura mi abbia lasciato quella classica impressione di "già visto", questo primo volume ha suscitato in me un parere più che positivo. Malgrado la sua poca originalità Hallelujah Overdrive! si è rivelato una lettura piacevole e divertente.

Veniamo alla trama; Kosame, dopo essere stato rifiutato da una ragazza il suo ultimo giorno di scuola delle medie, decide che al liceo entrerà a far parte del club di musica leggera per dimostrare alla suddetta ragazza (e a se stesso) ciò di cui è in grado. Arrivato il primo giorno delle scuole superiori deve però constatare che nel liceo che ha scelto non esiste un club di musica leggera. Fortunatamente incontra Haru, una ragazza del secondo anno che lo porta in quello che apparentemente è un club di fisica e chimica dei metalli, ma che in realtà si rivela essere il punto di ritrovo della band heavy metal "Metarika-Chan". Dopo una loro esibizione Kosame si innamora di Haru e decide di impegnarsi per diventare un musicista; questo appena descritto è il punto di partenza della trama.

I disegni sono semplici (neanche troppo curati a dire il vero, apparte per quanto riguarda gli strumenti musicali, che sono rappresentati in modo fedele e dettagliato), adatti ad uno shonen manga, come lo è anche lo stile; ora, partendo dal presupposto di non aspettarsi disegni del calibro di quelli presenti in Vagabond o qualsiasi altra opera di Inoue (capolavori grafici), di Tsutomu Nihei (cacchio se sono dei capolavori), di Shini'ci Sakamoto (che in Koko No Hito raggiunge livelli grafici superbi/divini) o ancora di Kyung-Il Yang (colui che disegna il mio adorato March Story, di cui non finirò mai di lodare le gesta tecniche), Hallelujah Overdrive presenta uno stile grafico che definirei piacevole e "simpatico/carino" usando termini poco professionali.

In conclusione, Hallelujah Overdrive è una di quelle banalità molto ben riuscite che spesso riescono ad intrattenere e a divertire il lettore (nel mio caso è successo, malgrado non sia un appassionato di commedie shonen), e nonostante sia triliardi di anni luce lontano dall'essere un must (come ad esempio Beck, o il divertentissimo Detroit Metal City in campo musicale) lo consiglio a coloro i quali fossero in cerca di una lettura leggera, fresca, divertente e poco impegnativa.

[6/7] giudizio provvisorio

Special Thanks to: Kotaro Takata, Adbarg Endell, Alessio Cazzola, CO2, Luca Greco (AKA Fresh)

martedì 10 maggio 2011

PNEUMA (Moving Mountains)

Artista: Moving Mountains
Genere: Post-Rock; Indie Rock
Etichetta: Autoprodotto

Tracklist: 
  1. Aphelion
  2. Cover The Roots, Lower The Stems
  3. Alastika
  4. Fourth
  5. 8105
  6. Bottom Feeder
  7. Sol Solis
  8. Grow On, Grow Up, Grow Out
  9. The Earth And The Sun
  10. Ode We Will Bury Ourselves
Primo album full-lenght della band americana Moving Mountains, Pneuma si presenta come un album solido e scorrevole, piacevole ed immediato ma allo stesso tempo ricercato ed intelligentemente composto.

Partiamo dal titolo; "Pneuma" significa in greco "Aria", ma non concepita semplicemente come una miscela di gas respirabilli, bensì come un "Soffio Vitale", un principio originario che dona la vita alla materia, spesso associato allo spirito o all'anima; un qualcosa di etereo ed impalpabile, ma allo stesso tempo materiale.
"Pneuma" dei Moving Mountains è tutto questo, dolcezza e potenza, impalpabilità e concretezza che vengono miscelate grazie al sapiente utilizzo di clean guitars dal suono fluido, tremolo guitars(caratteristiche del post-rock) usate con efficacia ed al momento giusto, synth dai suoni delicati ed eterei, voce solista leggermente tendente all'emo che contribuisce a rendere ancora più incisivi testi già poetici e profondi, batteria più che essenziale ma non invadente ed infine una sezione di fiati tesa a rinforzare i vari crescendo distribuiti lungo tutto l'album. La voce, da pulita e delicata passa ad assumere un'espressività rilevante con gli scream nella traccia di apertura, "Aphelion", e nei climax di pezzi come "Cover The Roots, Lower The Stems" ma soprattutto nella fenomenale closer "Ode We Will Bury Ourselves", dotata di una potenza espressiva fuori dall'ordinario.

L'album si apre sui cupi toni dell'intro "Aphelion", che dopo una partenza atmosferica ed oscura esplode con l'entrata degli scream del cantante e l'utilizzo dei fiati (oltre al coro ed al deciso cambio di marcia di batteria e altri strumenti), seguita da "Cover The Roots, Lower The Stems", forse il pezzo più concreto a livello di ritmiche e suoni all'interno dell'album (si avvicina leggermente al post-hardcore per certi versi), dotato di un climax potente aiutato nei crescendo da fiati e chitarre tremolo. Su sonorità simili è basata la terza traccia, "Alastika", anche se questa volta ci si sposta su toni più progressivi, suggeriti dalle dissonanze presenti nei riff della seconda chitarra e dai ritmi di batteria e basso (in modo alquanto bizzarro, l'ascolto del riff di apertura in funzione del titolo "Alastika", genera in me l'immagine di qualcosa di elastico teso a rimbalzare xD). L'andamento iniziale viene interrotto da "Fourth", che funge da intervallo separatorio tra le prime tre tracce ed il resto dell'album, che da qui in poi assumerà sonorità più melodiche ed eteree. Il cambio di atmosfera si percepisce in modo evidente con l'avvento del quinto brano, "8105",  che presenta un riff iniziale reso fluido dall'utilizzo delle clean guitar (la distorsione utilizzata nei due pezzi precedenti "Fourth" infatti scompare). Si tratta a mio avviso di uno dei punti più alti dell'intero album (in tutta onestà non ho trovato una singola nota stonata in questo CD, quindi questa considerazione è puramente soggettiva). Al diminuendo di fine pezzo segue "Bottom Feeder", che nonostante presenti suoni diversi da "Fourth", ha la similare funzione di stacco. Questo intermezzo strumentale ci regala due minuti e mezzo di atomsfere oniriche ed impalpabili, grazie all'utilizzo di synth dal suono soffuso ed etereo. Il sucessivo brano (acustico), Sol Solis, con la sua essenzialità e semplicità, ci riporta per un attimo al di fuori dalle sonorità dell'album, che perdurano solamente nella voce e nei synth impiegati nel bridge della canzone. Nonostante queste considerazioni, il pezzo non perde di intensità e poeticità; la vocal line abbinata ad un testo meraviglioso (dai toni abbastanza depressivi) emergono grazie al carattere scarno del pezzo, conservando l'espressività degli altri brani, anche se quest'ultima viene proposta con toni differenti. Segue "Grow On, Grow Up, Grow Out", il  brano forse più immediato a livello di melodie (soprattutto nei primi versi) ma che contiene uno dei migliori momenti dell'album. L'ultimo intermezzo presente è "The Earth And The Sun" (titolo legato ad un motivo ricorrente nei testi di quasi tutti i brani), che, con toni simili a quelli di "Bottom Feeder" funge da preambolo al gran finale del CD, "Ode We Will Bury Ourselves". Quest'ultima meraviglia (non esagero, credetemi) è dotata di una potenza espressiva assolutamente incredibile; un testo poetico e pieno di speranza e melodie forti, che difficilmente non lasciano il segno (definirle efficaci sarebbe riduttivo temo, tanto lasciano il segno) convergono in uno dei migliori crescendo che abbia mai sentito in tutta la mia, seppur limitata, esperienza musicale.

Non dirò altro in merito per paura di rovinare l'effetto che l'ascolto di questo album potrebbe sortire (ho già detto troppo); non mi rimane che consigliarlo vivamente a tutti.. Ascoltatelo, ascoltatelo e riascoltatelo; se doveste trovarvi da soli all'interno di un verde paesaggio in una fresca mattina primaverile o estiva al sorgere del sole, non esitate e ascoltatelo tutto di fila in cuffia; potreste trovare una nuova dimensione di voi stessi (come è successo a me) e riscoprire in voi una rinnovata e inarrestabile voglia di vivere..

[9/10] 
  
Someday the trees will sing: Hallelujah!            


Special thanks to:
Moving Mountains, Adbarg Endell, CO2, Alessio Cazzola, Luca Greco (Fresh)

mercoledì 4 maggio 2011

COMING SOON...

Come avevo premesso il giorno stesso della creazione di questo blog, presto mi metterò a recensire anche album musicali; i probabili primi pareri saranno su Blackfield , Blackfield II ,Welcome To My DNA (Blackfield) , Pulse (Thomas Giles) e Pneuma (Moving Mountains). Puntualizzo a priori che si tratta di 5 album di assoluta qualità, certo appartenenti a generi diversi e presentanti caratteristiche profondamente differenti; ma questi album, alcuni in misura maggiore altri in misura minore, sono sicuramente dei MUST LISTEN nel loro genere (a parer mio anche in un contesto universale, sarà perchè sono un fan sfegatato di tutti gli artisti sopracitati xD).

Per quanto riguarda i manga mi sto cimentando nella lettura di "Koko No Hito" (disegni di Shinichi Sakamoto e storia di Yoshiro Nabeda, tratta dal romanzo "L'Uomo Solitario" di Jiro Nitta), un seinen manga che si basa sulla metafora del rock climbing come ricerca di se stessi (e a mio avviso, per quello che ho letto fino ad ora, come fuga dalla realtà). Ho letto inoltre il primo volume di "Hallelujah Overdrive" di cui non farò una vera e propria recensione, ma a proposito del quale esprimerò il mio parere. In arrivo anche considerazioni sul secondo volume del mio amatissimo "March Story".

... Ok, ho promesso un sacco di roba, spero di riuscire a postare tutte le recensioni e le considerazioni a proposito delle opere riportate in precedenza.. (è un periodo un po' incasinato per via del rush finale scolastico di maggio; praticamente ci saranno più test e verifiche in questi rimanenti settimane di scuola che in tutto il resto del quadrimestre).

PS: ho inoltre in standby la visione della serie anime "Toradora!", sono fermo al 4° o 5° episodio credo, ad ogni modo appena la finirò posterò un recensione anche di quella.
                                                  
                                  "Essere o non essere, una linea tenue come la nebbia che svanisce al mattino"
(Vivi, Final Fantasy IX)

---------------> (questa frase non ho idea di cosa abbia a che fare con questo post, però citare FF IX non fa mai male XD)