domenica 19 giugno 2011

Kokou No Hito - The Climber

KOKO NO HITO - THE CLIMBER
  • Disegni e trama di Shin'ichi Sakamoto
  • Sceneggiatura e trama di Yoshio Nabeta; tratta dal romanzo "Koko No Hito" di Jiro Nitta
Uno dei migliori seinen manga di sempre? Possibile. Il miglior seinen manga pubblicato in Italia nel 2011? Di sicuro. "Koko No Hito" (edito in Italia da J-Pop con il titolo "The Climber") narra della vita del giovane ed introverso Buntarou Mori, studente liceale che, appena trasferitosi in una nuova scuola, scopre la sua natura di scalatore in fortuite circostanze. Questa è solo la premessa, ovviamente.

Il manga parte tuttavia da presupposti non troppo incoraggianti, apparendo nel primo volume e mezzo come un fumetto basato quasi esclusivamente sul rock climbing, con il solito stereotipato protagonista introverso e scontroso, che tende a rifiutare qualsiasi tipo di legame.
Dopo questi primi ed incerti passi però, in coincidenza con la prima decisiva svolta narrativa, "Koko No Hito" assume caratteristiche totalmente differenti, trasformandosi in un manga profondo, realistico, drammatico, pieno di riflessioni toccanti e tematiche esistenziali ed attuali, che vengono approfondite di pari passo con la realtà introspettiva del protagonista.
Il crudo realismo di cui è dotata la trama permette al fumetto di stabilire una connessione stretta con il lettore, che spesso si troverà coinvolto da vicino nelle riflessioni e nelle scelte operate da Buntarou; decisioni queste, che saranno il più delle volte prese in situazioni estreme e drammatiche.
Esplorando quindi una vastissima gamma di tematiche cruciali ed attuali, "The Climber" ci offre la possibilità di una lettura profonda, matura e mai banale; avanti anni luce a tutta la spazzatura shonen carica di fanservice che sta venendo pubblicata di recente in Italia e che proprio qui, sta riscuotendo un notevole successo.

Particolarmente interessante è il modo in cui viene curata l'introspezione psicologica del protagonista, le sue riflessioni sono infatti spesso accompagnate da visioni astratte, ricordi e simbolismi che, oltre a presentare numerose chiavi interpretative, ricordano vagamente l'opera capolavoro "Homunculus" di Hideo Yamamoto (che per l'appunto consiglia vivamente la lettura di "Koko No Hito").

[La Trama] La narrazione parte nel preciso momento in cui Buntarou Mori fa il suo ingresso nel liceo in cui si è appena trasferito (sulla base di motivi che per il momento non ci è dato di sapere). Nella sua nuova classe incontrerà Miyamoto, un personaggio totalmente antitetico rispetto a lui, estroverso e per certi versi fastidioso, con le classiche caratteritiche dello studente "bullo". Quest'ultimo, lo spingerà a scalare l'edificio scolastico, esperienza questa, che farà sperimentare a Buntarou sensazioni provate mai prima d'ora, che lo faranno sentire dopo tanto tempo "vivo". Su incitamento del suo professore Oonishi, scalatore professionista, il ragazzo si iscriverà alla sua prima competizione di climbing, che gli rivelerà la sua natura di "solo climber" (ovvero uno scalatore che predilige avventurarsi da solo nelle proprie imprese, senza l'aiuto di un partner, attività questa che innalza grandemente il già alto rischio in cui si imbattono coloro che praticano questo pericoloso sport). Della trama ci sarebbe altro da dire, ma a seguito delle sue numerose evoluzioni e svolte, 15000 parole non sarebbero sufficienti, e rovinerebbero inoltre l'esperienza derivante dalla lettura.

[Il Disegno] I disegni di Sakamoto, molto tendenti al realistico, sono sempre e comunque di alta qualità anche se, sulle prime battute, si presentano come molto altalenanti e talvolta poco curati.
Quasi in concomitanza con l'evolversi della trama, anche le rappresentazioni grafiche si sviluppano; queste ultime infatti, passando attraverso varie fasi, raggiungono una finale stabilità verso la fine del quarto volume; da questo punto in avanti il disegno, ormai stabile, toccherà di volta in volta picchi di perfezione tecnica e rappresentativa.

[In Conclusione] Si tratta di sicuro di un titolo di nicchia che per molti potrebbe risultare "noioso", "strano", ecc.. Se tuttavia siete il tipo di lettore che non si accontenta del solito fumetto scontato, visto, rivisto e stravisto, troverete in "Koko No Hito" un'opera di assoluto valore artistico, carica di realismo, drammaticità e tensione; un fumetto che non rappresenti solo un banale mezzo di evasione, ma un esperienza utile, coinvolgente ed emozionante.
Grazie a J-Pop abbiamo per le mani uno dei migliori manga dell'ultima decade!

trama: 9
disegni: 9            
sceneggiatura: 9
complessivo: [9]






special thanks to: Shin'ichi Sakamoto, Yoshio Nabeta, Jiro Nitta, Adbarg, CO2, Alessio Cazzola

giovedì 16 giugno 2011

Koko No Hito - The Climber edito da J-Pop!

WARNING!: Le seguenti considerazioni sono a proposito dell'edizione italiana del manga "Koko No Hito - The Climber"; si prenderanno perciò in esame la qualità e le caratteristiche dell'albo come esso ci viene proposto dalla casa editrice italiana J-Pop. NON si parlerà invece del manga in sè, argomento che verrà trattato in una futura recensione.

Il giorno 08/06/2011 esce ufficialmente il primo numero di "The Climber" (Storia di Yoshio Nabeta tratta dal romanzo "Koko No Hito" di Jiro Nitta, vincitore del Premio Naoki del 1955; con disegni di Shin'ichi Sakamoto) propostoci dalla casa editrice milanese al prezzo di 5,90 euro per un albo contenente 224 pagine. L'edizione è quella standard J-Pop (formato 12x18) con sovraccoperta e pagine a colori iniziali stampate su carta patinata. La qualità delle edizioni della sopracitata casa editrice incontra frequentemente il mio pieno consenso; sovraccoperta realizzata con buoni materiali, albo solido dotato di ottima rilegatura, carta molto bianca con poca trasparenza e pagine a colori su carta patinata. Questa volta però, non tutte le premesse vengono rispettate; malgrado la qualità della sovraccoperta rimanga su alti livelli (come del resto la rilegatura), la carta anche se molto bianca come di consueto è DECISAMENTE troppo sottile e presenta dei livelli di trasparenza non indifferenti, molto fastidiosi durante la lettura. Oltre a questo spiacevole difetto, la sottiliezza della carta rende le pagine troppo fragili e facilmente esposte a strappi o pieghe; tutto ciò non solo a riguardo delle pagine regolari, ma anche di quelle a colori che, nonostante siano stampate su carta patinata, sono eccessivamente sottili.
Un lavoro dunque, quello svolto da J-Pop, notevolmente al di sotto degli standard (di eccellenza) mantenuti nelle altre edizioni della stessa casa editrice. La scelta di ripiegare su di una carta così trasparente è forse dovuta al fatto che trattandosi di un seinen manga sostanzialmente di nicchia, le vendite non saranno probabilmente esorbitanti in Italia (in Giappone invece, l'opera sta riscontrando un discreto consenso).
In fin dei conti è comunque un'edizione al di sopra della media, con sovraccoperta, pagine a colori e tutto il resto; ciò non toglie che, per il consueto prezzo di 5.90 euro, questa edizione POTEVA E DOVEVA essere curata meglio.

VOTO EDIZIONE: [6.5]

PS: Nonostante il giudizio non propriamente positivo sull'edizione vi sollecito comunque a provare questo manga, che si è per me rivelato uno dei migliori seinen dell'ultima decade; non fatevi ingannare dai primi volumi che vertono per lo più su caratteri shonen ed aspettate che la storia subisca il decisivo risvolto, The Climber vi stupirà con il suo crudo realismo e le sue tematiche esistenziali e concrete. Compratelo e soprattutto leggetelo; se siete alla ricerca di un manga profondo, maturo e mai banale, non ne rimarrete delusi.