martedì 29 marzo 2011

MIRAI NIKKI (storia e disegni di Sakae Esuno)

Mirai Nikki (volumi letti 11/11)

Sakae Esuno cerca, con questo suo primo lavoro, di mettere in scena una violenta ed avvincente avventura dai toni soprannaturali.. Vi riesce? Assolutamente no (almeno per quanto riguarda l'aspetto avvincente, di violenza se ne incontra, e non poca). Mirai Nikki è un manga pieno di difetti ed incongruenze, che testimoniano la assoluta inesperienza dell'autore/autrice (le mie inesistenti competenze in campo linguistico non mi consentono di dedurre la natura sessuale dell'autore/autrice).
Veniamo in breve alla trama; Amano Yukiteru è un ragazzino fortemente asociale che non riesce a stabilire alcun tipo di legame con i suoi compagni di scuola o con chiunque gli stia intorno, l'unico suo interesse sembra quello di riportare sul suo cellulare tutti gli eventi che accadono intorno a lui, come su una sorta di [diario] (capirete l'uso della parentesi quadra leggendo il manga).
La sua costante solitudine e fuga dalla realtà lo portano a crearsi un amico immaginario, Deus Ex Machina, il dio del tempo e dello spazio. Un giorno Yukiteru si rende conto di un fatto molto singolare, il suo cellulare ha cominciato a registrare su se stesso avvenimenti non ancora avvenuti ma prossimi nel futuro. Il ragazzo chiede spiegazioni al suo amico Deus, e questo prontamente risponde di averlo coinvolto in un gioco di sopravvivenza, dal quale il vincitore uscente prenderà il posto del sopracitato dio come signore del tempo e dello spazio. I partecipanti (12 in tutto, compreso Yukiteru) potranno disporre di questi singolari [diari del futuro], ognuno con particolari abilità (oltre alla preveggenza) che lo differenziano dagli altri. La premessa potrebbe apparire interessante ed originale sempre che il lettore eviti di porsi domande del tipo ''come fa un essere a manipolare la realtà essendo frutto dell'immaginario di un ragazzino?'', ora, a meno che l'autore/autrice abbia volutamente inserito questo espediente come riferimento alle tesi di Ludwig Feuerbach (filosofo tedesco, tra i più influenti critici della religione) che definiscono Dio come l'oggettivazione ideale dell'essenza umana che in Dio riflette se stessa, presentando così la religione e l'idea stessa di Dio come manifestazioni dei bisogni e delle aspirazioni umane e concludendo che è l'uomo stesso a concepire l'idea di Dio, non  quest'ultimo a creare il genere umano (e non penso proprio sia questo il caso), questo manga risulta poco convincente sin dal principio.
Lo sviluppo della premessa ed il sucessivo susseguirsi degli eventi sono costellati di situazioni mal gestite ed al limite del forzato, per non citare poi le numerose e vistose incongruenze. La trama dunque, si rivela scadente, grazie anche ad un mal riposto senso di fiducia nell'introduzione di espedienti sovrannaturali di natura spazio-temporale che ricordano vagamente i viaggi nel tempo di Trunks in Dragonball Z. L'elemento ''horror'' dell'opera si identifica quasi totalmente nella violenza fisica, con ingenti quantità di corpi smembrati, squartati o decapitati. La sceneggiatura risulta patetica con situazioni che di realistico non hanno nulla, ma proprio nulla (e non mi riferisco alla presenza del paranormale). I personaggi sono ciò che di meno credibile e convincente si possa trovare nell'intero manga; animati da sentimenti solo all'apparenza significativi e privi di personalità (non certo tutti, ma la maggior parte) adottano comportamenti totalmente assurdi e lontani anni luce da ciò che concerne la natura umana (e non sono di certo alieni in questo fumetto).
I disegni sono poco piacevoli all'occhio, i corpi umani sono infatti rappresentati in modo spigoloso e spesso senza tenere troppo conto dei particolari anatomici, anche i volti sono molto approssimativi e non trasmettono con efficacia ne intenzioni ne emozioni, rendendo spesso le espressioni dei soggetti incoerenti con ciò che essi stanno cercando di esprimere.
In definitiva state lontani da questo manga a meno che non siate particolarmente propensi a sprecare ore preziose della vostra vita..

Voto [2]
              special thanks to: Adbarg, CO2, Alessio Cazzola ,Fresh, Ludwig Feuerbach e Wikipedia

lunedì 21 marzo 2011

MARCH STORY di Hyang-Min Kim (trama; sceneggiatura) e Kyung-Il Yang (disegni)

MARCH STORY [volumi letti 1 su 3(in corso)]
 Mi dedico subito a questo manhwa in quanto non so tra quanto avrò la possibilità di leggere il secondo volume. March Story si presenta come un seinen fantasy con ambientazioni di carattere gotico, pubblicato in Italia dalla Panini Comics per 5.50 euro al volume, decisamente troppo vista la qualità dei materiali utilizzati e la mancanza di sovracopertina. In questo manhwa vengono narrate le vicende di March un ''syste behard'', ovvero un cacciatore di creature chiamate ''il(s)'', che sono solite nascondersi in manufatti di particolare bellezza e valore in attesa che un essere umano entri in contatto fisico con l'oggetto che essi hanno scelto come dimora temporanea. Una volta avvenuto il contatto, l'il si impossessa del corpo dell'umano in questione, forzandolo a compiere azioni contro la sua volontà.
Il primo volume è composto di 4 capitoli che si presentano come episodi autoconclusivi, con la mancanza di un filo conduttore unitario. Nel quarto capitolo viene svelato parte del passato del protagonista, rendendo più chiari e comprensibili il suo personaggio e la sua natura di syste behard. Nel corso di questi primi capitoli vengono introdotti ed impostati alcuni personaggi secondari ed un possibile antagonista, in modo sbrigativo ma coinciso ed efficace. Tornando alla definizione sopracitata, quest'opera viene definita seinen, ovvero destinata ad  un pubblico adulto o comunque maturo; le tematiche trattate a dire il vero non sono propriamente quelle di un seinen manhwa, ma si avvicinano a temi riconducibili alla categoria shonen (target tra l'età scolare e la maggiore). Ciò che rende March Story classificabile come seinen è la cruda violenza presente in alcuni tratti dell'opera. Durante questi capitoli introduttivi si possono infatti riscontrare scenari macabri o scene particolarmente sanguinose (il fumetto si potrebbe definire uno shonen ''appesantito'' da queste caratteristiche).


I disegni ed il tratto sono davvero apprezzabili, con scenari di gusto gotico riccamente particolareggiati e con volti ben realizzati e molto espressivi che trasmettono con efficacia le emozioni ed i sentimenti dei personaggi. L'unica colpa imputabile alla realizzazione tecnica (e all'opera in generale) è la forse non troppo spiccata originalità, che non va comunque ad intaccare l'ottima qualità di questo fumetto.      

In conclusione si può sicuramente asserire che March Story sia un lavoro di alto livello,nel quale i disegni ed i cupi scenari concorrono ad arricchire una trama fortemente emozionale e colma di eventi tragici ambientata in un europa dall'oscuro e misterioso fascino.
Consigliato a tutti ed in particolare a coloro che sono nuovi al genere!

[Voto: 7/8]  si ricorda ai lettori che il giudizio è provvisorio, in quanto la serie è ancora in corso di pubblicazione.

special thanks to: Alessio Cazzola, Adbarg, CO2, Fresh, Hyang-Min Kim (trama; sceneggiatura) e Kyung-Il Yang (disegni)

sabato 19 marzo 2011

e così ha inizio.. salve a tutti!

Il proposito principale di questo blog è esporre ai lettori le mie opinioni a proposito di quelli che sono i miei interessi principali, soprattutto tramite commenti e recensioni di album, fumetti, libri o qualsiasi cosa mi passi per la testa (cercherò di occuparmi anche di attualità, utilizzo la parola ''cercare'' rendendomi conto della molteplicità e dell'enormità degli argomenti legati al termine ''attualità''). Tutto questo a scopo informativo e divulgativo. Il mio reale proposito è quello di condividere con chiunque se ne voglia interessare le mie scarse conoscenze concernenti i diversi campi sopracitati, per favorire il diffondersi dell'interesse e della curiosità verso questi ultimi.