venerdì 23 dicembre 2011

Shingeki No Kyojin

Disegni, trama e sceneggiatura: Isayama Hajime
Status: 6 volumi (in corso)
Editore (in patria): Kodansha

Il giovane Hajime Isayama debutta nel mondo del fumetto con questa sua prima opera "Shingeki No Kyojin" (italianizzato da Planet Manga in "L'Attacco Dei Giganti") serializzata su Kodansha a partire dal 2009. Il manga, nonostante consti di soli 6 volumi all'attivo, ha avuto un seguito considerevole in Giappone (e non solo) tanto da produrre una sua trasposizione in film live action, quest'ultimo previsto per il 2013.

Punto focale della trama è la sopravvivenza del genere umano, spinto ormai sull'orlo dell'estinzione dai "titani", mostruosi esseri di grandi dimensioni (variano tra 3 e 16 metri circa di altezza) il cui unico apparente desiderio è quello di massacrare e mangiare vivi gli esseri umani. Questi ultimi, per far fronte alla suddetta minaccia, si sono barricati in città protette da mastodontici muri (alti più di 50 metri) che per 200 anni ne hanno garantito la sicurezza; proprio al punto di partenza della narrazione però, un colossale titano alto ancor più delle cinta murarie compare nelle vicinanze della città, abbattendone il portale con un calcio e permettendo agli altri suoi simili di entrare e abbandonarsi al più efferato massacro; davanti ad un simile pericolo, l'umanità è costretta a retrocedere in un più interno distretto della città (circondato anch'esso da protezioni analoghe a quelle appena abbattute), non senza un enorme numero di perdite tra soldati e civili. Il protagonista, Eren, proprio in seguito a questa esperienza deciderà di arruolarsi nelle forze armate, affiancato dalla sorella adottiva Mikasa (dotata di una prodigiosa propensione al combattimento) e dall'amico d'infanzia Armin (debole fisicamente ma dalle spiccate capacità riflessive ed intuitive), con l'unico scopo di cancellare la razza dei titani dalla faccia della terra.
Nonostante la premessa non sia delle più originali, lo svilupparsi spesso imprevedibile della trama rende quest'ultima estremamente apprezzabile e mostra il talento del novello mangaka, capace di trovare soluzioni e sbocchi interessanti e per nulla scontati.

L'ambientazione è tra gli aspetti più peculiari di questo manga; ci troviamo infatti in un'epoca non specificata (probabilmente nel futuro, in una sorta di configurazione post-apocalittica dovuta alla rischiata estinzione del genere umano a causa dei titani) caratterizzata da uno stile architettonico che rimanda per certi versi a quello presente in Europa durante il periodo medioevale (città fortificate circondate da alte mura) e da una struttura sociale gerarchica simile per l'appunto a quella del medioevo (fatta eccezione per il re, che è qui sostituito dal comandante supremo delle forze armate) con la presenza di diverse caste sociali, segnate da profonde diversità in fatto di diritti ed agevolazioni.
Isayama accosta questo tipo di ambientazione ad un livello di progresso tecnologico altrettanto peculiare; mentre gli armamenti di maggiori dimensioni sono costituiti da cannoni (a polvere) simili a quelli utilizzati nel periodo napoleonico, l'armamento in dotazione dei singoli soldati (il "three dimensional manuever equipment", meticolosamente illustrato e descritto dall'autore; progettato apposta per il confronto con nemici di elevate dimensioni) è messo in funzione da un meccanismo a benzina. La scelta produce nel complesso un ambiente scenico interessante, basato per l'appunto sul contrasto tra l'insieme di abiti, costumi, elementi architettonici e paesaggici ed uno stadio tecnologico relativamente avanzato.

I personaggi sono uno dei lati negativi della produzione, nonostante infatti l'autore si sforzi di conferire loro una qual certa profondità rimangono in fin dei conti abbastanza piatti e soprattutto prevedibili; alcuni di essi, tuttavia, fanno eccezione e spiccano per carisma e personalità (pur rimanendo ad un livello di caratterizzazione non altissimo).

I disegni sono l'aspetto più enigmatico dell'opera; i titani, specialmente in determinati casi, sono ottimamente rappresentati: un elevato livello di dettaglio ed una tecnica grafica interessante, caratterizzata da un tratto grezzo e dalla quasi totale assenza di retini (Isayama ne fa uso quasi esclusivamente per gli sfondi). Il character design (per quanto riguarda gli umani) è invece decisamente su bassi livelli, complici la scarsa cura per i dettagli in corpi e volti e la conseguente eccessiva somiglianza tra alcuni dei personaggi, principali e non. Lo stile, descritto in precedenza, è in fin dei conti interessante (certo è che il lettore dovrà farvi l'abitudine per poter apprezzare a pieno il fumetto); diverso dalla media degli shonen manga e particolarmente adatto nella sua crudezza a illustrare vicende violente e disperate quali sono quelle narrate in Shingeki No Kyojin.

In definitiva un titolo interessante, uno shonen che si distacca dalle correnti più mainstream della produzione fumettistica giapponese del suddetto genere e si presenta come qualcosa di diverso, anche se non innovativo; arrivato al sesto volume è in costante miglioramento, ha quindi le potenzialità per diventare una produzione di buon livello, sperando di evitare cali di qualità o espedienti poco credibili escogitati dall'autore per tirare avanti la trama fino all'inverosimile (visto il successo che il manga sta riscuotendo).
Arriverà in Italia grazie a Planet Manga a partire da Marzo 2012, con ritmo di pubblicazione probabilmente bimestrale.

trama: 8
disegno: 6.5
personaggi: 6.5
sceneggiatura: 6/7

complessivo: 7/8 (trattasi di giudizio provvisorio, essendo l'opera ancora in corso)







special thanks to: Hajime Isayama; Kodansha; Alessio Cazzola; CO2; Kenji Harima; Adbarg; Fresh